Riceviamo e pubblichiamo nota della Cisl territoriale Brindisi-Taranto.
“La Cisl territoriale aveva manifestato pubblicamente il proprio compiacimento per gli esiti del primo incontro ufficiale, tenuto lo scorso 22 giugno, tra le organizzazioni sindacali ed il Dott. Santi Giuffrè, commissario prefettizio del Comune di Brindisi. In particolare, ne aveva rilevato la condivisione del principio per cui i valori della partecipazione e della corresponsabilità sociale siano da ritenersi premesse indispensabili per riavviare un percorso virtuoso anche di interlocuzione con la Regione Puglia e con il Governo nazionale sul presente e sul futuro della città capoluogo.
Osserviamo, tuttavia, come alcuni primi atti di carattere amministrativo, su tutti l’avvenuto ripianamento del debito di Bilancio 2014 della Brindisi Multiservizi e l’assegnazione con procedura d’urgenza dell’appalto di igiene urbana, ancorché legittimamente assunti sembrerebbero aver riportato indietro le lancette del confronto da noi auspicato e condiviso dallo stesso Commissario, tanto è vero che essi hanno già prestato il fianco ad attacchi strumentali altrui.
Sarebbe, dunque, inopportuno se fosse riconsiderata la pratica della concertazione sociale con riferimento, appunto, alla qualità della programmazione partecipata che, a giudizio della Cisl, dovrebbe invece affermarsi come vero e proprio strumento per promuovere occupazione aggiuntiva e miglioramento della qualità della vita dei concittadini, attraverso un contestuale cambiamento del modus operandi rispetto al passato. Lo stesso primo confronto, oltretutto, aveva passato in rassegna la serie di vertenze aperte e tra queste, appunto, la gestione rifiuti, la crisi della Multiservizi ma anche altro come il futuro degli Lsu ecc. ed il commissario Santi Giuffrè aveva assicurato il coinvolgimento diretto, per una positiva conclusione, delle organizzazioni confederali territoriali.
La Cisl, pur riconoscendo i caratteri di gestione straordinaria attribuiti dall’ordinamento al commissariamento prefettizio, ritiene che questa fase storica di Brindisi non possa né debba essere vissuta come tempo asfittico o infecondo quanto, viceversa, costituire opportunità perché sia esercitata coesione e interlocuzione sociale, su cui non dovrebbero far mancare il loro atteso contributo neppure le forze politiche, le rappresentanze parlamentari e consiliari regionali, così come le Associazioni professionali del territorio”.