La Ssd Brindisi Fc, costituitasi due giorni fa, purtroppo non smentisce l’opinione poco edificante che il calcio si è costruito negli anni in città e fuori. Dispiace dover ammettere che si è partiti già col piede sbagliato nei confronti dei tifosi e degli operatori dell’informazione. E’ di questa mattina, infatti, l’invito a partecipare domattina, domenica 9 luglio, alle 8 e 30, a una conferenza stampa di presentazione, e sottolineiamo di presentazione, a telecamere e telefonini spenti.
Viene spontanea una riflessione: se si invita la stampa, e la stampa è il tramite con il quale si parla alla gente attraverso la carta stampata con foto e la tv o la radio con video-audio interviste, che senso ha convocare una conferenza e chiedere ai giornalisti di spegnere telefoni, microfoni e telecamere? Cosa dovremmo sapere che la città non può sapere e che non possiamo raccontare con immagini e interviste? Noi lavoriamo per raccontare il più fedelmente possibile, o almeno dovremmo, e in questo ci aiuta la fotografia e il documento video, la cronaca degli eventi alla gente, perché dovremmo partecipare a un incontro a porte chiuse in cui resta fuori la città, perché di questo si tratta se alla stampa si chiede di non documentare, manco fossimo dei privilegiati a cui il nuovo sodalizio calcistico si degna di parlare in “camera caritatis”?
Pertanto, la redazione di Brindisitime, dopo una breve consultazione tra cronisti e con altri colleghi di altre testate, ha deciso di non partecipare alla conferenza di domani, invitando la società a rinnovare la convocazione quando avrà davvero voglia di presentarsi e parlare alla città e ai tifosi.
Carmen Vesco
