BRINDISI NELLA TOP TEN DELLE METE TURISTICHE PIU’ AMBITE. MA C’E’ CHI DICE “NO, SOLO TURISMO DI PASSAGGIO”

E’ notizia di qualche ora fa che Brindisi, e le sue bellezze, siano entrate nella “top ten” delle mete turistiche più ambite, almeno “Summer Trends 2017”, la ricerca elaborata e resa pubblica da “eDreams” sul proprio sito al link http://www.edreams.it/tendenze-viaggi/. L’agenzia di viaggi online più famosa d’Italia e d’Europa, ha attestato che nel suo motore di ricerca riconosce Brindisi al 10° posto tre le mete più prenotate, dimostrandosi una rivelazione, con una spesa media sulla prenotazione pari a circa 128 euro: prima c’è Catania, Palermo, Ibiza, Cagliari, Londra, Barcellona, Olbia, Lampedusa e Lamezia Terme, solo dopo Brindisi ci sarebbe Mykonos (in Grecia) e Amsterdam (in Olanda).

Ci sarebbe da gioire secondo alcuni brindisini, da sentirsi umiliati secondo altri perché se pur vera la classifica si tratta di un turismo di passaggio che non ambisce a vedere le bellezze di Brindisi, ma a usufruire del suo scalo aeroportuale solo per raggiungere e vivere altre mete.

Di questa opinione è Antonio Carito, di cui riceviamo e pubblichiamo una nota.

“Rasentiamo il ridicolo. In tanti si stanno esaltando perché, a loro dire, una certa entità ha classificato Brindisi nella Top Ten delle mete turistiche Europee (addirittura davanti a Myconos ed Amsterdam) . Stranamente nessuno di noi ha notato queste frotte di turisti in giro per la città, forse escono solo nottetempo quando tutti noi dormiamo.
Le classifiche, le analisi, vanno lette con attenzione e in un dato contesto, sopra a tutto non vanno confusi i dati aeroportuali con i dati della città. E’ del tutto inutile creare aspettative o immaginare scenari che al momento non hanno alcun reale fondamento.
In buona sostanza non si vuole comprendere che oggi  Brindisi sta al Salento come Malpensa sta a Milano.
Quando capiremo questo, forse vorrà dire che finalmente stiamo con i piedi per terra, coscienti delle sfide da affrontare, della loro entità, e delle tante anomalie da rimuovere (tra cui le auto-celebrazioni) . La sfida la possiamo vincere, ma non certo con  inutili i voli Pindarici.
Volare è bello , atterrare è necessario”.

 

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