LA CISL PER UNA SERIA CONCERTAZIONE SULLA SANITÀ NEL TERRITORIO BRINDISINO

Ecco la nota della Cisl:

La Cisl territoriale ha inviato, nei giorni scorsi, una nota al Direttore generale della Asl Br Giuseppe Pasqualone, per conoscenza al Presidente Regione Puglia Michele Emiliano e al responsabile del Dipartimento promozione della salute e benessere Giancarlo Ruscitti denunciando, a seguito di una analisi effettuata nell’ambito del proprio Coordinamento delle Politiche Sociali, il pessimo stato dei rapporti di concertazione in ordine alla gestione del Piano regionale di riordino ospedaliero nel territorio brindisino e manifestando sconcerto e delusione in particolare per quanto attiene alla serie di mancati impegni con le organizzazioni sindacali assunti  e mai rispettati dallo stesso Direttore generale.

La Cisl ha ribadito che successivamente all’accordo sottoscritto tra Regione e Cgil Cisl Uil regionali il 12 dicembre 2016, con la Asl Br al pari di altre Asl pugliesi il sindacato concordò l’istituzione di Tavolo di concertazione territoriale, per la “possibile costruzione di un modello sanitario attraverso scelte condivise”.

Il miglioramento dell’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale  e l’abbattimento della mobilità passiva, oltreché le lunghe Liste di attesa, furono tra i primi argomenti di discussione proposti al Tavolo di concertazione, cui si aggiunse  la richiesta di necessaria gradualità e contestualità in ordine alla riconversione dei presidi ospedalieri di Fasano, di Mesagne e di San Pietro Vernotico.

Nonostante le disponibilità formali al confronto dichiarate sa Giuseppe Pasqualone e, quel che è peggio, benché  fosse stato acquisito dalle parti allo stesso Tavolo il valore della gradualità e contestualità, la Asl Br autonomamente continua a procedere con chiusure, accorpamenti, spostamenti di personale e riduzione di servizi sul territorio.

Il risultato vero è che detta incoerenza, tra le disponibilità assicurate e le scelte effettuate, sta  peggiorano persino la situazione esistente in precedenza e tutto ciò è inaccettabile senza un confronto di merito sugli stessi progetti di riconversione che la Asl Br ha elaborato e proposto alle Istituzioni e al sindacato (chiusura ospedali predetti e contestuale apertura dei servizi previsti nei Presidi Territoriali Assistenziali).

Tutto questo, oltretutto, mentre vi sono zone del territorio brindisino dove è marcato il rischio di non avere il servizio di Pronto soccorso in tempi utili, mentre il Perrino e gli ospedali di Francavilla Fontana e di Ostuni sono oltremodo oberati e carenti di spazi ove accogliere i reparti da chiudere e trasferire.

Nella valutazione della Cisl, con il suo Coordinamento, tutt’oggi, il Direttore Pasqualone è inoltre inadempiente anche per il mancato invio dei documenti sulle Liste di attesa e sull’offerta sanitaria, in preparazione al prossimo incontro del tavolo monotematico di concertazione, ieri rinviato all’11 luglio p.v.

In conseguenza di tutto ciò, insieme con le Federazioni di Categoria che compongono il proprio Coordinamento delle Politiche Sociali, la Cisl ha dichiarato lo stato di agitazione che, a seconda dell’andamento del prossimo incontro e  in mancanza di una seria inversione di rotta nel confronto e nell’attuazione concreta del riordino, si trasformerà in azioni di lotta con ampio coinvolgimento di lavoratori, pensionati e cittadini.

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