Anche il sottosegretario all’istruzione, Angela D’Onghia, è voluta essere a Brindisi per la cerimonia commemorativa del quinto anniversario della strage alla Morvillo Falcone dove perse la vita la 16 Melissa Bassi, di Mesagne. Insieme a lei la dirigente scolastica Maci, ha introdotto il prefetto Annunziato Vardè, il questore Maurizio Masciopinto, la sindaca Angela Carluccio, il magistrato Simone Orazio, il comandate dei carabinieri di Brindisi, Nicola Conforti, il vicario generale del Vescovo, don Fabio Ciollaro, il sociologo Emanuele Amoruso.
Era il 19 maggio del 2012, quando poco prima dell’ingresso a scuola è stato fatto esplodere un ordino costituito da bombole di gas nascoste in bidoni della spazzatura vicino ai cancelli da un attentatore solitario, Giovanni Vantaggiato, che venne preso dopo un mese di ricerche. Raccontò che si era trattato di una vendetta nei confronti delle giustizia, che a suo dire aveva mancato in passato nei suoi confronti, per questo motivo avrebbe preparato nei giorni precedenti un mortale ordigno posizionandolo la notte prima davanti alla scuola vicino a distanza di decine di metri dal Tribunale. Fu lui stesso a far poi esplodere con un comando a distanza con estrema freddezza la bomba che uccise la giovane Melissa e ferì e ustionò altre nove ragazze tra i 16 e 19 anni. L’uomo di Copertino è ora agli arresti con ergastolo.
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