Ritorna anche quest’anno uno degli eventi più attesi da tutti bartender: ritorna la Flair Combat, il contest per eleggere il miglior flairtender del mondo.
Lunedi 15 Maggio, presso lo 0831, a partire dalle 21.30, si terrà la finale della VI edizione della Flair Combat, il contest di livello mondiale organizzato e ospitato dalla NewBarConcept- Bartendering School di Chicco Greco.
La competizione, che tocca quest’anno l’Italia con tre tappe, è iniziata a Roma, passerà da Brindisi nella giornata di Lunedì e proseguirà a Gaeta. In gara vi sono concorrenti provenienti da tutto il mondo, pronti a sfidarsi nell’arte del Flair, descritta dai bartender come “l’arte di stupire il cliente e spettacolarizzare il servizio”.
La gara inizierà già dalla mattina con le qualifiche, che dureranno tutta la giornata, dove i partecipanti dovranno preparare 2 cocktail e un perfect serve, cioè una specie di limonata ghiacciata, entro 4 minuti. Fra tutti i concorrenti, ne verranno selezionati 10 da una giuria composta da tre personaggi di spicco del panorama mondiale del Flair, che si sfideranno in una finale accesissima, aperta al pubblico dalle 21.30.
“La selezione avverrà in base all’interazione del bartender con la musica e col pubblico, in base l’originalità e la difficoltà dei movimenti” dice Chicco Greco, titolare della NewBarConcept e organizzatore dell’evento: “E’ la quarta gara più importante al mondo, dopo Londra, Riga e Las Vegas. Sarà uno spettacolo da non perdere, molti concorrenti sono bartender di fama mondiale. E’ davvero bello riuscire a portare tali eventi a Brindisi, vedere bartender di tutto il mondo riunirsi nella nostra città per sfidarsi, ormai siamo giunti alla VI edizione, ma questa cosa mi emozione sempre, come fosse la prima! Vedere poi che la gente gradisce questo tipo di eventi, vista la crescente affluenza degli ultimi anni, mi sprona sempre più nel cercare di migliorare di anno in anno l’organizzazione della serata”.
Il flair nasce per incentivare i consumi al bar e l’obiettivo, dice l’organizzatore: “è proprio quello di spronare i bartender del territorio a spettacolarizzare il servizio, prendendo spunto dai migliori maestri di quest’arte: se per fare il bartender ci vuole passione, passione per il gusto, per i sapori, per gli accostamenti, nel flair, ci vuole qualcosa in più, molta passione, ma soprattutto, ore e ore di allenamento, sudore e bottiglie rotte!”