Ormai la notizia è ufficiale: dopo aver ricevuto dall’Inps la conferma che l’Ecologia Falzarano ha il proprio Durc “irregolare”, l’Amministrazione Comunale non ha più alcuna intenzione di prendere in considerazione questa azienda per l’affidamento del servizio di raccolta di rifiuti nella città di Brindisi. Lo ha ribadito anche il dirigente del settore Igiene Urbana Gaetano Padula nel corso della seduta della Commissione Ambiente, svoltasi stamane. La stessa Commissione, all’unanimità (e quindi con il voto favorevole di maggioranza e opposizioni) ha deciso di rivolgersi alla Sindaca Carluccio (anche nella sua veste di assessore all’ambiente) per chiedere di valutare attentamente la possibilità di internalizzare il servizio. In effetti, non si tratta di una ipotesi peregrina, visto che chi gestisce il servizio deve comunque utilizzare la forza-lavoro “storica” e, nella maggiorparte dei casi (vedi Ecologica Pugliese) per effettuare la raccolta vengono utilizzati mezzi a noleggio. E allora, a questo punto, perché non valutare anche la possibilità di dar vita ad una società partecipata per gestire in maniera accorta ed economica questo servizio così importante? Di sicuro si risparmierebbe il guadagno di impresa di una azienda privata e, con un buon direttore (assunto con selezione pubblica) si potrebbe risolvere in via definitiva il problema. Un po’ come è stato fatto a Bari con l’Amiu.
Si tratta di capire, a questo punto, quali sono le reali intenzioni dell’Amministrazione e come procedere nella fase transitoria. Non è da escludere che la Sindaca decida di avvalersi anche della consulenza del commissario dell’agenzia regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti Gianfranco Grandaliano.