ISIS: DITE A SALVINI CHE NON AVEVAMO CELLULE TERRORISTICHE A BRINDISI, SEMMAI SI LODI LA DIGOS

Che non condivida la politica “porte aperte” all’immigrazione e che del contrario ne faccia un cavallo di battaglia non glielo può negare nessuno, ma è opportuno che nelle proprie battaglie ideologiche non ci finisca, male, qualcuno. A Brindisi non sono stati arrestati due terroristi che stavano preparando un attentato, come invece Matteo Salvini di Noi con Salvini ha twittato in questa considerazione. Non si è qui a voler cercare il pelo nell’uovo, ma è bene non diffondere notizie superficialmente apprese: il congolese 27enne e il marocchino 22enne erano entrambi residenti in Germania e in Italia erano in transito in direzione Turchia.

Andrebbero anzi lodate le forze di Polizia italiane e in particolare brindisine perché i due, con finalità terroristiche, sono stati fermati ad Ancona a dicembre scorso e uno espulso immediatamente, mentre l’altro mandato a C.P.R. di Restinco a Brindisi dove la Digos locale lo ha arrestato e consegnato alla giustizia.

Ed è da qui semmai che si è riusciti a ricostruire, insieme alla Dda di Lecce e alla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il percorso che questi due hanno compiuto e a bloccarne la pericolosità.

Ma non era a Brindisi che si preparava nessun attentato, e non era neanche l’Italia il loro obiettivo hanno dichiarato gli inquirenti. Quindi per amore della verità, Brindisi avrà anche gravi problemi ma attribuirle persino delle cellule terroristiche che in qualche appartamento in città organizzavano un attentato, no!

Carmen Vesco

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