ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO: LA BATTAGLIA VINTA DI UN LAVORATORE DEL PETROLCHIMICO DI BRINDISI

“Nei giorni scorsi il Tribunale di Brindisi, in persona della dott.ssa Maria Forestiere, ha emesso una importante sentenza in favore di un lavoratore che aveva prestato la propria attività presso il Petrolchimico di Brindisi dal 1989 al 2003, in materia di benefici contributivi, previsti per legge, per esposizione all’amianto” racconta Emilio Graziuso, legale e presidente della Confconsumatori Brindisi.

“Prima di intraprendere l’azione legale – spiega l’avvocato che ha curato la pratica insieme al collega Andrea Colella -, il lavoratore ha inoltrato all’Istituto di previdenza le istanze volte ad ottenere  la maggiorazione (un coefficiente di 1,25% rispetto al normale) previsto dalla legge. Tali istanze, però, non sono mai state accolte”.

E così, il Tribunale di Brindisi ha accolto in pieno le tesi e le richieste dell’avv. Graziuso e dell’avv. Colella dichiarando “il diritto del ricorrente alla rivalutazione contributiva con la maggiorazione del coefficiente 1,25 ex D.L. n. 269 del 2003 per il periodo dal 4.5.1989 al 2.10.2003 e per l’effetto condanna INPS all’adozione dei provvedimenti consequenziali”.

“Siamo molto soddisfatti di questa importante vittoria – affermano l’avv. Graziuso e l’avv. Colella – Essa, infatti, rappresenta un ottimo risultato non solo dal punto di vista giudiziale ma anche sociale. È giusto, infatti, che coloro che per motivi di lavoro siano stati esposti a polveri e  fibre di amianto ottengano, qualora ne ricorrano gli estremi, i benefici contributivi previsti dalla legge che in via stragiudiziale l’INPS aveva negato al nostro assistito”.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning