LAVORATORI WCS: PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE

“Sono ormai 19 giorni che i dipendenti della WCS non lavorano e il tutto non può essere imputato a loro. Dopo i vari incontri sia con WCS che ha perso la gara di appalto per i lavaggi idrodinamici all’interno della Centrale Enel di Cerano che con Sea, la quale lo stesso appalto lo ha vinto, non si è giunti ad un risultato soddisfacente per la Uilm” così la segreteria della Uilm Brindisi proclama lo stato di agitazione e nella nota prosegue: “La WCS con accordo sindacale del 10/04/2017 ha formalizzato le posizioni dei 22 dipendenti, tra cui i 10 che risultano in esubero, e tra i 22 ci sono, giustamente gli 8 che grazie ad un accordo fatto il 31/07/2007 presso l’assessorato al lavoro di Brindisi con firmatari tra gli altri l’ Enel, Confindustria e al Cgil, hanno una clausola di salvaguardia. Stamattina la Sea, presso confindustria ha sostenuto che avrebbe assunto 10 figure professionali, ma non quelle in esubero bensì vorrebbe esprimere le preferenze all’interno dell’intero bacino di utenza di WCS, cioè scegliendo quali “figure professionali” assumere, comunque verrebbero assunti con l’esplicita clausola di trasferisti, in quanto in Sea, a dire di Giuseppe trevisi, nessuno decide se non l’azienda dove andare, comunque sarebbero stati assunti con dei livelli retributivi che la stessa Sea avrebbe ritenuto opportuno, senza tener conto delle precedenti esperienze professionali. La Fim e la Fiom di nuovo, come per il verbale della prefettura, si sono dichiarati favorevoli affinchè l’azienda non rispetti il protocollo del 31/07/2007, e che gli sembrava giusto proseguire in tal senso. La Uilm ha contestato integralmente la posizione di Sea in quanto sono irrispettose nei confronti degli accordi che sono in essere, inoltre non può un’azienda dichiarare di voler assumere 10 dipendenti di un’altra azienda che non risultano in esubero e tra l’altro con buona pace di confindustria che le vede associate entrambe, inoltre non si può accettare che le assunzioni vengano effettuate con la premessa che i dipendenti debbano essere trasferiti in qualsiasi posto solo in base alle decisioni dell’azienda, ma sarebbe corretto assumere i dipendenti in oggetto per il cantiere di Cerano e che solo in casi eccezionali in cui non sono garantite le manutenzioni si programmeranno delle trasferte, in quanto se noi accettassimo tale decisioni, la Sea domani potrebbe dire che ogni dipendente può essere trasferito e a Cerano non ci sarà più il Know How che si è costruito in questi anni con conseguente perdita di professionalità ed efficienza, inoltre secondo la Uilm vanno mantenuti intatti i livelli sia di inquadramento che retributivi. Alla luce di quanto sopra e visto il continuo tergiversare da parte di Sea che vuole spingere all’estenuazione i dipendenti si proclama lo stato di agitazione sin da subito”.

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