Presso la Sala Conferenze del Complesso ex Scuole Pie, Brindisi, c’ è stato un incontro molto interessante : ” Guida all’ ascolto della Traviata ” . Dato che il Teatro Verdi di Brindisi, ospiterà la famosa opera di Giuseppe Verdi, l’ 11 aprile alle ore 20, 30, è apparso quanto mai utile, organizzare un incontro – approfondimento, perché lo spettatore non va soltanto informato, ma anche, e soprattutto, formato. Sono intervenuti: il Maestro Corrado Nicola De Bernart, docente presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce; Giandomenico Vaccari, Direttore Artistico di ” Opera in Puglia ” e Carmelo Grassi, Direttore Artistico del Teatro Verdi. Ha moderato l’ incontro, il giornalista Renato Rubino che ha motivato i relatori con domande che hanno dato modo di approfondire tanti punti salienti del capolavoro di Verdi. Per il Teatro Verdi, avere avuto la possibilità di ” aggiungere ” due opere, a chiusura di una stagione esaltante, è stata una bellissima opportunità. Prima di tutto, si è parlato della storia del Teatro e di come l’ idea di intitolarlo a Giuseppe Verdi, non fosse stata la prima, perché c’ era chi aveva pensato a Dante o a un famoso musicista. Poi, però, il grande compositore morì, nel 1901, un mese prima dell’ inaugurazione, e la decisione venne presa. Nel 1903, fu rappresentata, per la prima volta, a Brindisi, la Traviata. Ma, andiamo un po’ a ritroso e ” scopriamo ” la storia di questa opera. È stato un cammino a ostacoli, amore e morte. Un argomento scabroso, considerando i tempi. Risale al 6 marzo 1953, la prima rappresentazione di questa opera, nel Teatro La Fenice di Venezia. Fu un fiasco, la gente, alla fine, rideva. Mentre il primo atto era piaciuto, gli altri avevano destato critiche e ilarità. Verdi, allora, decise di riproporre il lavoro con un cast che riteneva efficace, al Teatro San Benedetto, sempre a Venezia, due mesi dopo. Niente fu cambiato. La prima rappresentazione era stata un fiasco, la seconda un furore. Una chiave di lettura, può essere quella di considerare la dimensione pubblica ( I e II atto ) e la dimensione interiore ( III atto ) . C’ è un personaggio fantasma nell’ opera, la società che ” giudica ” . È stata focalizzata la figura di Violetta che, sicuramente, ha contribuito all’ emancipazione della donna. Per la prima volta, andava in scena un’ eroina prostituta. Il 1955, è una data importante perché va in scena la Traviata con la donna che ha cambiato la storia del canto: la grande Maria Callas. È stato veramente interessante poter approfondire alcuni punti della storia di questa famosissima opera, la più rappresentata in assoluto. E con l’ aiuto di piccoli ” estratti ” di rappresentazioni passate, ci siamo preparati a vivere il sogno della Traviata nel nostro Teatro Verdi. Anna Consales