Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti pochi giorni dopo la presentazione da parte di A2A dei progetti di rilancio della centrale ex Edipower di Brindisi attraverso il “Nuovo polo delle energie rinnovabili” interviene evidenziando le dichiarazioni contraddittorie dell’avv. Grandaliano, commissario dell’Agenzia regionale sui Rifiuti che, spiega Bozzetti: “da una parte dice di voler realizzare nuovi impianti di compostaggio ma a gestione pubblica e dall’altra rilascia dichiarazioni esprimendo la necessità di una gestione privata degli stessi impianti per far fronte alle esigenze del territorio pugliese. Sembra che la schizofrenia politica del Presidente Emiliano inizi a riflettersi anche nei dirigenti delle sue agenzie.”
Aperture di nuovi impianti che Bozzetti e i consiglieri comunali M5S brindisini Stefano Alparone ed Elena Giglio, contestano perchè la produzione di FORSU in provincia (60 mila t/a) non giustifica l’installazione di nuovi mega impianti di compostaggio di tipo anaerobico (da 70mila t/a con il rischio concreto di trovare un impianto simile anche ad Erchie, a soli 30km, arrivando ad una capacità totale per la provincia di 150 mila t/a).
“Con una situazione simile – commentano Bozzetti, Alparone e Giglio – è evidente che il privato, per mantenere operativi e redditizi gli impianti sarà “costretto” a prendere rifiuti anche da fuori provincia e da fuori regione, altro che chiusura del ciclo dei rifiuti. Il governo regionale, di cui da due anni denunciamo l’immobilismo, dunque sembra ancora una volta favorire i privati; se invece procedesse immediatamente con il compostaggio domestico e di comunità e solo in casi specifici piccoli impianti di compostaggio aerobico la situazione oggi, anche con l’emergenza discariche, sarebbe sicuramente in via di risoluzione.”
“L’A2A – dichiarano – dovrebbe prima di tutto pensare alla dismissione totale e alla bonifica della centrale e solo in seguito, ragionare sui potenziali rilanci dell’area anche in un’ottica d’investimento sulle fonti di energia rinnovabili. Il bene dei cittadini, la tutela della salute e dell’ambiente – concludono – deve sempre venire prima di ogni altro interesse, e a Brindisi città, come nell’intera provincia, non è più possibile sbagliare sulla pelle dei cittadini.”