Se la situazione non fosse a dir poco drammatica verrebbe davvero da ridere: l’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi aveva dato l’ennesimo ultimatum all’Ecologia Falzarano (l’azienda che dovrebbe subentrare nel servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani). Entro oggi, infatti, avrebbero dovuto consegnare il nuovo DURC (il certificato che attesta la regolarità contributiva). Quello consegnato a suo tempo, infatti, è scaduto il 29 marzo e l’azienda beneventana non è più stata in grado di consegnarne uno in vigenza.
Da qui il termine perentorio. Sta di fatto, però, che i rappresentanti locali dell’azienda hanno chiesto ancora tempo. Ciò comporta la impossibilità di sottoscrivere il contratto, così come la impossibilità – da parte degli uffici comunali – di procedere con il controllo dei piazzali, dei locali destinati al personale e del parco mezzi. Ed è rinviata a chissà quando anche la fase di confronto con le organizzazioni sindacali per la sottoscrizione dell’intesa, propedeutica all’avvio del servizio.
Alla luce di quanto accaduto oggi appare chiara e comprensibile la scelta di Ecologica Pugliese di assumere venti unità per un mese e di far giungere in città altri cassonetti da distribuire nei quartieri.
Resta un mistero, invece, quale sia realmente l’intenzione del Comune di Brindisi. In altre situazioni, a fronte di tanti ritardi, il contratto sarebbe stato risolto ancora prima di sottoscriverlo. E invece in questo caso si tentenna, spostando nel tempo anche la soluzione dei gravi problemi igienico-sanitari determinati da un servizio che risente della precarietà della situazione (difficile chiedere ad una ditta che deve andar via da un giorno all’altro di fare investimenti).