Ecco la nota di “Noi con Salvini”:
Apprendo da autorevoli fonti che Aliotto srl (la ditta che ha costruito Brin Park) dovrebbe versare circa 700mila euro di ‘ristoro’ nelle casse comunali, la cui somma servirebbe a mettere in atto ulteriori servizi per i piccoli commercianti.
E’ paradossale come nessun dirigente di Palazzo di Città abbia pensato che al Comune spetti di diritto tale ristoro. E’ una bella somma che l’Amministrazione potrebbe girare in favore delle piccole attività (ed è questo il compito del ‘ristoro’), messe in ginocchio sia dalla crisi e sia dai centri commerciali, non in ultimo, Brin Park stesso. In tal modo, rifiaterebbe anche l’economia cittadina ed piccoli commercianti non sarebbero costretti a chiudere, come purtroppo spesso accade.
Inoltre, sposo appieno la tesi della presidente della Confesercenti, Simona Petrosillo, la quale sostiene che la nuova realtà commerciale rimpinguerà le casse comunali di 200mila euro, in termini di IMU. Così, si potrebbero finanziare i corsi di formazione per i commercianti, prevedere contributi per gli affitti (oggi troppo alti e spesso insostenibili), riconoscere rimborsi ai nostri giovani che vogliono frequentare tirocini formativi, oppure, come incentivi sulle ristrutturazioni dei locali o sulle nuove assunzioni. Cambierebbe il volto anche il centro stesso: arredo urbano, potenziamento della pubblica illuminazione, fioriere, panchine e sicurezza.
Con 200mila euro di tassa IMU sicuri nelle tasche del Comune e con quelle famose 700mila euro che la Carluccio dovrebbe richiedere, Brindisi potrà finalmente ‘rinfrescarsi’.
Quindi, cosa stanno aspettando a Palazzo di Città? Vogliono far chiudere altri commercianti?
Teddy Arigliano, responsabile commercio di Noi con Salvini Brindisi