Ospitiamo un intervento sulla riqualificazione delle periferie del sig. Antimo Tateo:
In data 14 dicembre 2016 è stato presentato ed approvato dal consiglio comunale di Brindisi il seguente ordine del giorno:
Ordine del Giorno presentato da MAURO D’ATTIS:” Accettazione da parte del Comune della cessione di Via dei Falegnami e Via Sarti, denominate “Località Schiavone” con conseguente realizzazione marciapiedi, rifacimento manto stradale ed illuminazione pubblica”.
Entrando nel merito dell’ordine del giorno approvato è possibile affermare che un grosso passo in avanti sia stato compiuto rispetto al passato; non soltanto in virtù degli impegni presi dall’amministrazione comunale ma soprattutto per aver finalmente acceso un faro sulle contrade periferiche e sulle problematiche che le affliggono.
Di fatto la proposta originale presentata dal consigliere Mauro D’Attis che contemplava la cessione e dunque manutenzione delle vie “Dei Falegnami” e “Dei Sarti” è stata modificata dal consigliere Luciano Loiacono estendendo la proposta a tutte le strade delle contrade periferiche.
La delibera è stata pubblicata sull’albo pretorio del comune ed è consultabile al seguente link.
La strada da fare è ancora lunga e numerosi sono gli atti e le carte da produrre per giungere finalmente agli interventi di recupero delle aree ma con una seria progettualità e riuscendo a cogliere le opportunità che i bandi per le province possono offrire è possibile pianificare un intervento completo. L’ultimo bando a cui ha partecipato il comune è già stato destinato ad altre attività ma confidiamo che possa essere presentato un valido progetto di recupero delle periferie in occasioni future.
Non è ipotizzabile sperare in un intervento così drastico e incisivo in tempi brevi e senza adeguate verifiche in loco ma bisogna muoversi preventivamente per non essere impreparati nell’eventualità di finanziamenti a venire.
La questione dei fondi da impiegare è centrale ed è doveroso aprire una parentesi.
Nella delibera si fa riferimento alla possibilità di versare ulteriori somme da parte dei residenti pur sottolineando la possibilità che i conguagli degli oneri siano ormai prescritti.
Sicuramente il rifacimento di strade, marciapiedi e la realizzazione di sistemi di illuminazione pubblica comportano un esborso monetario non indifferente ed è certo che oggi il comune abbia grande difficoltà ad impegnare tali risorse. Altrettanto evidente è però il rischio che la definizione delle patiche di condono, le più vecchie delle quali risalgono al 1985, possano andare in contro a contenziosi a causa delle tempistiche eccessivamente lunghe con le quali l’ente richiederebbe le liquidazioni. Senza considerare le quote già versate in diversi acconti dai cittadini e i vari interventi finanziati da poche famiglie che si sono fatte carico di esborsi notevoli nel corso degli ultimi anni.
La contrapposizione che potrebbe instaurarsi tra ente e residenti aprirebbe questioni che possono ritardare ulteriormente qualsiasi piano di intervento si possa ipotizzare.
Per evitare che si possa rimandare ulteriormente l’avvio di un serio confronto tra le parti è indispensabile che l’ente comunale si assuma importanti responsabilità. Non sarà certamente facile riprogettare strade, strutture e impianti ma con lo sforzo comune di tecnici, amministratori e residenti si può attivare un processo forte che può riqualificare una parte di Brindisi che ha enormi potenzialità anche per via dell’ubicazione strategica che possiede essendo il punto di ingresso per tutti coloro che giungono dal sud della provincia.
La maggiore difficoltà dipende dalla capacità di reperire le risorse necessarie cercando di non gravare in maniera eccessiva sui residenti. Cogliendo e sapendo sfruttare ogni opportunità che i finanziamenti pubblici possono offrire e gestendo in maniera oculata le risorse che si potranno reperire è plausibile immaginare una serie di interventi che oltre ad urbanizzare definitivamente l’area possono portare un maggiore beneficio per i quartieri limitrofi e per la città.
Facendo riferimento ai bandi per la mobilità alternativa o ai già citati bandi per la riqualificazione delle periferie è possibile concepire uno sviluppo non solo in termini urbanistici ma anche di verde pubblico e nuovi circuiti per gli amanti del fitness e delle attività sulle due ruote.
La realizzazione di aree verdi attrezzate e il prolungamento dell’attuale pista ciclabile sarebbero solo alcuni degli interventi migliorativi che si potrebbero realizzare.
E questo il circuito che si potrebbe realizzare per congiungere la pista ciclabile già esistente (in verde) con una nuova pista perimetrale al quartiere Sant’Elia (in rosso).
Sicuramente è necessario partire dagli interventi necessari ma è auspicabile che si possano realizzare anche interventi di riqualificazione sociale quali possono essere parchi e circuiti come quelli ipotizzati.
Non è ancora stato possibile costituire un comitato di residenti, pur riconoscendo la necessità e l’utilità di un’associazione occorre investire del tempo e attivare l’iter di costituzione ma c’è la chiara volontà delle contrade di partecipare attivamente ai lavori di riqualificazione.
Per comunicare velocemente con tutti gli interessati invierò aggiornamenti e notizie utili alle testate locali che ringrazio sempre per la sensibilità dimostrata rispetto al tema, oltre a proporli sui social network. Prego voler dare evidenza di inesattezze o eventuali integrazioni utili a definire meglio lo stato delle cose.