Presso l’ ex Seminario, nel quartiere Santa Chiara, in occasione della festa di San Giuseppe, c’ è stato il Raduno dell’ Opera Vocazioni Ecclesiastiche. Dopo il saluto di don Andrea Giampietro, Pro rettore del Seminario Arcivescovile di Brindisi- Ostuni e Segretario dell’ Arcivescovo, Sua Eccellenza Domenico Caliandro, è intervenuto don Giuseppe Pendinelli, incaricato di celebrare nella Chiesa che continua a vivere all’ interno dell’ ex Seminario. È prete da diciassette anni e ha frequentato il Seminario ad Ostuni. Don Pendinelli ha focalizzato la doppia funzione del Santo, di padre e di educatore. Di San Giuseppe, si parla poco nei Vangeli. Bisogna saperne cogliere la figura e la missione all’ interno della Chiesa. È stato approfondito, inoltre, il tema della famiglia, così importante ai giorni nostri. Il ruolo dei genitori è difficile. Bisogna, a volte, saper dire di no. È un compito di sfida. La Chiesa è ” mater” e ” magistra” , perché esorta, ama, corregge. Dio è padre e, come tale, corregge. La stessa cosa ha fatto Giuseppe, facendo da padre al Signore, diventandone padre, in funzione del matrimonio con Maria. Ha accolto il Bambino Gesù come un ” dono” . Così, Gesù è potuto crescere in una realtà famigliare, la famiglia di Nazareth che lo ha custodito. San Giuseppe, oltre che padre, è stato educatore. Don Pendinelli ha concluso il suo intervento con un’ esortazione a pregare per il dono delle Vocazioni, perché la Vocazione è un dono. È seguita, quindi, la Santa Messa presieduta dall’ Arcivescovo, Sua Eccellenza Domenico Caliandro che ha fatto interessanti riflessioni. Il modo di agire di Dio è pura grazia, puro amore. Giuseppe ha ascoltato il disegno di Dio. La fede lo ha portato ad accettare la volontà di Dio. La fede di Giuseppe è obbedienza, a volte, quasi incomprensibile. La carità è vivere per gli altri. Alla fine della celebrazione, è seguito un momento di condivisione fra tutti i presenti. Anna Consales