Prevenire è meglio che curare. Un adagio che è sempre in voga soprattutto se si parla di patologie oncologiche. In quest’ottica le ASL mettono in campo campagne di screening della popolazione con chiamata massiva. Anche la ASL brindisina è impegnata sul questo fronte. Da anni è ormai attivo lo screening senologico che interessa la popolazione femminile di età compresa tra i 49 e 69 anni che, con cadenza biennale, viene sottoposta a mammografia previa chiamata della stessa ASL. E’ al vaglio l’ipotesi, peraltro già attuata in altre regioni, di abbassare ulteriormente l’età del primo accesso, vista l’incidenza di cancro alla mammella anche in giovani donne. Da qualche mese è partito anche lo screening per i tumori della cervice uterina, con la chiamata a sottoporsi a pap-test, per le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni. A breve inoltre partirà anche lo screening per i tumori del colon-retto per la popolazione maschile e femminile di età tra i 50 e 69 anni. Ancora bassa l’estensione degli screening senologici, circa il 50%. Una percentuale che nell’anno in corso, come richiesto dalla Regione, dovrebbe arrivare il 80% per poi raggiungere la totale copertura della popolazione femminile in fascia screening. Lo screening della cervice uterina è partito da gennaio con l’invio delle prime lettere. I pap-test vengono effettuati in dodici consultori della provincia, a Brindisi presso l’ex Ospedale Di Summa e presso il consultorio del rione S. Elia. Le donne vengono sottoposte ogni 3 anni al pap-test e a breve, ogni 5 anni all’HPV-DNA test, un esame ad alta predittività e per il quale Brindisi è capofila in Puglia. Si tratta in sostanza di un test molto efficace ed affidabile che individua il papilloma virus, responsabile di patologie tumorali e per il quale è già in uso un vaccino che viene somministrato ai bambini di entrambi i sessi. Grazie al test e al vaccino, tra qualche anno il tumore della cervice uterina sarà solo un ricordo perché sarà completamente debellato. E’ ancora in itinere invece, la gara regionale per lo screening del colon retto. Anche qui la popolazione verrà invitata a sottoporsi ad un semplice esame. Chi invece ha un familiare in precedenza ammalato, sarà invitato allo screening direttamente per il tramite reparto ospedaliero. Insomma gli strumenti a disposizione sono tanti e alla portata di tutti. Tra l’altro gli screening non hanno nessun costo per l’utenza e di questi tempi non è un particolare trascurabile. Resta ancora da smussare qualche dettaglio e risolvere qualche problema di comunicazione, come nel caso dello screening senologico di cui Brindisi Time si è già occupata. E’ utile ricordare a tal proposito alle donne che non hanno ancora ricevuto la chiamata dalla ASL, di rivolgersi al numero verde 800310929 per prenotare la mammografia gratuita prevista dallo screening. Le armi ci sono, vale la pena utilizzarle. La prevenzione in molti casi, salva la vita!