Migliaia di persone, già dall’alba, in Piazza San Pietro per l’ultimo saluto a Papa Francesco. Un vero e proprio bagno di folla, perché in tanti, da ogni parte del mondo, hanno voluto essere presenti per salutare il Papa della gente, il Papa di tutti che non ha fatto mai mancare la sua vicinanza ai più deboli, gli “ultimi”, con la volontà di fare sentire un “abbraccio”, una parola, un gesto. Il Papa che ha saputo creare un’empatia con la gente, anche con coloro che, a volte, non condividevano totalmente il suo programma. Molte le delegazioni straniere presenti, con i potenti del mondo che hanno reso omaggio al Papa, proprio i potenti a cui Francesco si è sempre rivolto per invitarli a cercare una via comune per la pace, perché la guerra è sempre morte, una dolorosa e tragica sconfitta. Alle 10.00 è iniziata la funzione, con il feretro che ha lasciato la Basilica tra gli applausi interminabili di tutti i presenti, e la bara che è stata posizionata sul sagrato. La Santa Messa è stata celebrata in latino, mentre l’omelia in italiano. Una Piazza San Pietro con migliaia di persone che hanno manifestato un plebiscito di affetto e vicinanza. Rimarrà nella mente di tutti l’ultima apparizione del Papa, la Domenica di Pasqua, che, nonostante i gravi problemi di salute, aveva voluto dare la benedizione e, dopo, con la papamobile, dare un saluto a tutti. Francesco, fino all’ultimo, ha fortemente voluto “abbracciare” la sua gente. Un Papa che ha evidenziato una forte personalità, con cuore aperto verso tutti e una grande attenzione verso il nuovo. Ha raggiunto il cuore delle persone con il suo comprendere e immedesimarsi nelle varie problematiche. “La Chiesa è una casa per tutti”, è stata questa la sua sentita convinzione durante il suo papato. “Apparteniamo tutti alla medesima famiglia umana e nessuno si salva da solo”, parole importanti che, sicuramente, rimarranno impresse nella mente di tutti. “Non dimenticate di pregare per me”, così amava concludere i suoi interventi. Una funzione religiosa emozionante, con la consapevolezza di avere dato l’ultimo saluto a un uomo veramente speciale. Anna Consales