Dopo la sconcertante vicenda legata all’assunzione di Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale Filippo Caracciolo, continuano i tentativi del Presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile di smarcarsi rispetto a tutto ciò che è avvenuto sotto il suo naso per intere settimane. L’ultima novità è che la stessa azienda ha presentato un esposto all’Autorità Giudiziaria “a tutela dell’onorabilità dell’azienda, degli organi societari e del personale”. Una notizia che fa seguito al “pippone” che lo stesso Vasile ha pubblicato sulla sua pagina facebook, considerado se stesso e tutta la struttura societaria come parte lesa.
Nessuno vuole mettere in dubbio la buona fede di chicchessia. Ma i colpevoli – Vasile non può far finta di non saperlo – stanno proprio a bordo pista dell’aeroporto barese. In caso contrario, il Presidente ci dica chi mai avrebbe dovuto controllare i documenti presentati dalla moglie di Caracciolo se non proprio la stessa Aeroporti di Puglia. E ci spieghi come si fa a non sentire puzza di bruciato su una vicenda caratterizzata da una assunzione-lampo che ha fatto gridare allo scandalo un’intera regione. Al suo posto in tanti avrebbero quantomeno rimesso il proprio mandato nelle mani del socio di maggioranza (Regione Puglia) e quest’ultimo avrebbe dovuto affrontare l’argomento in maniera trasparente in consiglio regionale. E invece niente. Ci si limita a sparare in cielo sapendo di aver esploso un colpo a salve.
Ecco la nota di Aeroporti di Puglia:
Aeroporti di Puglia comunica che, alla luce delle notizie pubblicate sugli Organi d’informazione e sulla base delle verifiche effettuate in ordine alla documentazione prodotta dalla dottoressa Carmela Fiorella in sede di selezione quale dirigente delle Risorse umane, il Presidente e il Direttore generale hanno presentato un esposto all’Autorità Giudiziaria a tutela dell’onorabilità dell’azienda, degli Organi societari e del personale.
Tale decisione è propedeutica alla costituzione di parte civile di Aeroporti di Puglia in sede di un eventuale procedimento giudiziario.