Fialc/Cisal – “Lyondell Basell manifesti il proprio interesse su Brindisi e partecipi alle nuove iniziative industriali che traguardano la decarbonizzazione, evitando di demonizzare la fermata e messa in conservazione del cracking”    

 

In tanti hanno realmente creduto alcuni anni fa quando Lyoindell Basell aveva sbandierato in pompa magna, la volontà di concentrare le sue produzioni, traguardando obiettivi verso una plastica sempre più circolare e sostenibile e verso la decarbonizzazione con zero emissioni, senza rifiuti plastici nell’ambiente.

 Oggi invece nonostante le condizioni favorevoli, dovute alle lodevoli iniziative ministeriali, il tavolo della decarbonizzazione sulla centrale ENEL Federico ||  in primis, ed alla  imminente sottoscrizione di un accordo di programma per Brindisi  , grazie alla partecipazione ed alla manifestazione di interesse  ufficialmente dimostrata da  53 aziende,   pronti a catapultare le loro attività su brindisi, investendo    oltre un miliardo di euro, per   garantire  centinaia e centinaia  di posti di lavoro entro il 2026  .

A tale iniziativa si aggiunge la novità introdotta dalla legge di bilancio 2025 sulla ZES UNICA, che estende l’agevolazione di immediati iter burocratici ed amministrativi con un sostanzioso credito d’imposta   per tutti gli investimenti realizzati nel 2025, diventando ulteriore elemento di appetibilità industriale nel nostro territorio.

Per ultimo ma non per importanza, ricordiamo l’accordo sottoscritto in sede ministeriale il 10 marzo tra Governo, Eni VERSALIS con FIALC CISAL , FEMCA CISL , UILTEC E UGL,  che certifica   una precisa  volontà politica istituzionale e imprenditoriali, che accogliamo  positivamente e che rende fattiva  la vera   trasformazione industriale.

  trasformazione industriale con l’imponente impianto di giga factory, su cui vigileremo costantemente, che renderà protagonista il nostro petrolchimico nel paese Italia, diventando volano di un vero rilancio economico ed occupazionale nel nostro tessuto sociale.

 Su quanto esposto crediamo che un colosso mondiale come Lyondell Basell abbia il dovere di inserirsi in questi contesti legislativi, dimostrando la sua volontà di voler investire nel petrolchimico, presentando progetti anche di riconversione industriale, evitando magari di continuare a trovare pretesti inutili, addossando ad altri gruppi industriali la difficoltà di operare nel sito brindisino.

  Continuare a demonizzare la fermata del cracking, si dimostra in maniera ancor più evidente la precisa volontà probabilmente di abbondonare definitivamente un territorio che oltre 20 anni gli ha concesso lauti guadagni economici.  LA SEGRETRIA PROVINCIALE FIALC CISAL BRINDISI

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