L’iniziativa – promossa dalla Cooperativa Sociale San Bernardo e da ERAS Forum in collaborazione con l’ASL di Brindisi e il Comune di Carovigno – ha visto la presenza di un nutrito pubblico di medici, infermieri, nutrizionisti, dietisti, operatori sanitari, avvocati e rappresentanti delle Istituzioni, interessati a conoscere e ad approfondire i contenuti di un protocollo che punta a migliorare il recupero nel post intervento chirurgico, consentendo tra l’altro una riduzione dei tempi di degenza ospedaliera.
Il protocollo ERAS, che ha già rivoluzionato l’approccio chirurgico in molte realtà ospedaliere, viene qui interpretato in maniera assolutamente innovativa: non solo come insieme di buone pratiche cliniche, ma come percorso condiviso di cura che comincia prima del ricovero e continua dopo la dimissione, coinvolgendo il territorio e le reti sociali.
Intorno a questo tema si è creato un tavolo di discussione molto proficuo, presieduto dal Direttore generale della Cooperativa San Bernardo, Giuseppe Natale, e dai responsabili scientifici del corso, il direttore del Distretto Socio-Sanitario ASL BR 2 Giuseppe Pace, e il direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale dell’Ospedale di Chioggia Salvatore Ramuscello. Un tavolo che è stato introdotto dagli autorevoli interventi di Giuseppe Natale e delle Istituzioni presenti, moderati da Laura Annalisa Lucchi: il sindaco di Carovigno, Massimo Lanzilotti, il consigliere regionale Alessandro Leoci, i Direttori Generale e Amministrativo dell’ASL Brindisi Maurizio De Nuccio e Loredana Carulli, l’europarlamentare Chiara Gemma, da remoto il direttore del Dipartimento regionale Promozione della salute Vito Montanaro.
A seguire, introdotte da Roberto Ramuscello presidente di ERAS Forum e moderate da Giuseppe Pace, si sono susseguite le relazioni di alto valore scientifico sulle diverse implicazioni dell’applicazione del protocollo ERAS, con gli interventi di Salvatore Ramuscello, di Arianna Venturini enterostomista e responsabile dell’ambulatorio ERAS Stomizzati dell’Ospedale di Chioggia, di Valeria Lagattolla, medico specialista ambulatoriale DSS Brindisi per la branca Scienza dell’alimentazione presso l’U.O. Endocrinologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi, Bianca Florenzano, avvocato del Foro di Milano, Francesca Immacolata Chaouqui, CEO di View Point Strategy. La serata si è conclusa con un’interessante tavola rotonda moderata da Salvatore Ramuscello e Giuseppe Pace che ha visto i contributi di Andrea Molino, Direttore medico dell’Ospedale Perrino, di Angela Pezzolla, Direttore UOC Chirurgia Generale del Policlinico di Bari, e di Giuseppe Manca, Direttore UOC Chirurgia Generale dell’Ospedale Perrino.
“Quello che stiamo costruendo è il primo grande passo verso una vera integrazione pubblico-privato, ospedale-territorio – ha dichiarato Giuseppe Natale, Direttore Generale della Cooperativa San Bernardo –. Il protocollo ERAS, così come lo intendiamo noi attraverso il progetto IDP (Interventi Domiciliari Programmati), è uno strumento straordinario di umanizzazione delle cure. Ma perché funzioni davvero, deve essere abitato da relazioni, prossimità, ascolto. E questo è possibile solo se la comunità tutta si sente parte attiva del processo.”
Il convegno pieno e partecipe ha restituito il senso di una comunità pronta a mettersi in gioco per una sanità che cura davvero, mettendo al centro la persona e non solo la patologia, con l’obiettivo comune di dare corpo e anima alla medicina integrata, umana e partecipata.
Il progetto IDP punta a diventare modello di innovazione replicabile, che apre nuove strade per l’implementazione del protocollo ERAS attraverso una forte integrazione tra competenze cliniche e servizi di comunità.
“Oggi abbiamo posto un seme – ha concluso Natale –. Un seme che parla di salute, ma anche di fiducia, responsabilità condivisa e innovazione sociale.”