De Marco (Femca): “L’incontro avvenuto a ridosso della fermata del Cracking Versalis conferma gli impegni sottoscritti nel Protocollo!”

dichiarazione di Marcello De Marco

Segretario Generale Femca Cisl Taranto Brindisi

Nel corso di un incontro svolto, in data odierna, alla presenza di tutta la RSU aziendale e delle Segreterie territoriali Femca Cisl, Uiltec Uil, Cisal Chimici e Ugl, è stata affrontata la questione della prossima fermata dell’impianto Cracking di Versalis.

L’incontro si collocava all’interno di un più ampio percorso di confronto a livello nazionale sul piano di trasformazione e di rilancio di Eni Versalis.

Esplicitate le premesse, già all’interno del Protocollo, l’Azienda ha confermato la fermata del Cracking per il prossimo 31 marzo e che lo stesso impianto verrà posto in conservazione.

Abbiamo approfondito quali saranno le principali attività di fermata, cui seguiranno le attività di bonifica e di rimontaggio delle apparecchiature.

Tale attività nel complesso vedrà il suo termine nel secondo quadrimestre del 2026.

Era fondamentale per noi, oggi, scandire i tempi delle attività che seguiranno alla fermata dell’impianto, proprio per garantire la tenuta dei livelli occupazionali.

Indispensabile, a nostro avviso, resta ora il parere della Regione Puglia che dovrà accompagnare il nuovo investimento la cui costruzione, per questioni di tempistica autorizzativa, dovrebbe essere collocata in coda appunto ai lavori di bonifica, garantendo la continuità lavorativa dell’indotto.

Vorrei inoltre chiarire quanto detto nei giorni scorsi sull’autorizzazione AIA richiesta da Basell.

Come ci risulta da attente verifiche, la modifica per recuperare i gas di scarto prodotti dall’impianto PP2 e pressoché ultimata, pertanto già dalla metà di aprile prossimo il gas di scarto seguirà un percorso di recupero, che non sarà quello dell’emissione in candela come erroneamente affermato nei giorni scorsi.

Va da sé che tale modifica “temporanea”, come già affermato da LyondellBasell presso la Regione nell’ultimo incontro, necessiterà in seguito di un aggiustamento definitivo, propedeutico all’eventuale cessione futura dell’impianto.

Quello di oggi deve perciò definirsi un passo evolutivo verso lo sviluppo futuro del Petrolchimico di Brindisi, che solo con una visione di ampia scala, buone relazioni industriali e condivisone con le istituzioni tutte, potrà portare a tutto il settore industriale del territorio i benefici auspicati.

Marcello De Marco

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