Porto – Il futuro deciso dalle scelte di un commissario, tra politica ininfluente ed operatori intimoriti…

Il porto di Brindisi vivrà i prossimi decenni sulla base di scelte non compiute e in gran parte non condivise dalla città, ma assunte da un commissario nominato dal Ministro di turno. Siamo di fronte, insomma, ad una negazione dei diritti di rappresentanza democratica che dovrebbero caratterizzare i programmi di crescita di un territorio.

E invece purtroppo non è così. E’ delle scorse settimane la decisione del commissario dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale, ammiraglio Vincenzo Leone, di adottare il nuovo Piano Regolatore del Porto senza un esplicito consenso da parte di chi rappresenta realmente i cittadini e cioè il Consiglio Comunale. In sostanza, sia pure a tempo pressoché scaduto, i capigruppo consiliari avevano chiesto al sindaco Marchionna e soprattutto all’avv. Guadalupi, rappresentante del Comune nel Comitato di gestione dell’ente portuale, di soprassedere rispetto alla richiesta di espressione di un parere, in maniera tale da consentire proprio al consiglio comunale di discutere compiutamente sullo strumento urbanistico portuale. La richiesta di rinvio fu puntualmente ignorata ed il Piano regolatore fu approvato.

E non è andata diversamente per la concessione alla MSC Crociere, visto che i capigruppo consiliari e gli operatori portuali avevano chiesto un rinvio del parere che avrebbe dovuto rilasciare il Comitato di gestione ed invece l’ente portuale se n’è letteralmente fregato ed il parere è stato espresso positivamente all’unanimità, per giunta con il voto favorevole anche del rappresentante del Comune che invece avrebbe dovuto sostenere la tesi del rinvio. Quindi MSC avrà la concessione richiesta senza che i consiglieri comunali – e quindi la città – siano a conoscenza della documentazione presentata all’ente portuale e poi di fatto secretata. Il commissario Leone, insomma, quando andrà via per lasciare posto ad un presidente, potrà vantarsi di aver assunto decisioni che condizioneranno la vita del porto di Brindisi per i prossimi decenni. Un fatto a dir poco insolito, visto che una gestione commissariale dovrebbe pensare al buon funzionamento di un ente per poi lasciare l’assunzione di scelte a chi è stato nominato presidente quantomeno sulla base delle scelte compiute dal Ministero competente e dalla Regione Puglia e dopo il vaglio delle commissioni parlamentari.

Il fatto è di per se grave, soprattutto se aggiunto alle parole dell’ammiraglio Leone il quale si è preoccupato di far sapere che il parere del comitato di gestione è consultivo e quindi lo stesso commissario avrebbe potuto rilasciare la concessione ad Msc anche a fronte di un parere negativo del Comitato.

Ecco, Brindisi ed il suo porto sono giunti a questi livelli, con una politica assente o, nel migliore dei casi, ininfluente e con operatori portuali distratti o, nel peggiore dei casi, costretti a rimanere in silenzio per timore di ritorsioni.

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