Sant’Elia è uno dei rioni di Brindisi a più alta densità abitativa. Ci sono edifici di proprietà di Arca Nord Salento, così come del Comune di Brindisi ed è particolarmente radicata anche l’edilizia residenziale privata. La sua conformazione è quella di un quartiere con strade larghe e spesso ben illuminate e non mancano i servizi basilari.
Insomma, al di là della presenza di fenomeni legati alla microcriminalità, tutto sommato si vive bene.
Desta scalpore, però, il fatto che in tanti facciano finta di non rendersi conto che proprio nel cuore del rione, in via Leonardo da Vinci, ci sia un rudere abbandonato di una vecchia masseria proprio in mezzo agli edifici.
All’interno vi sono rifiuti di ogni tipo, così come tanto materiale di risulta accatastato nel corso degli anni. Di recente, poi, la vecchia struttura è stata presa di mira anche da alcuni extracomunitari che la utilizzano come rifugio. Il problema è che le mura di quella vecchia masseria rischiano di crollare da un momento all’altro, mettendo a rischio l’incolumità di chi si trova all’interno, così come dei tanti bambini del quartiere che giocano in quella zona.
Il rischio impellente è stato oggetto anche di una apposita relazione della polizia locale, ma a Palazzo di Città nessuno si è preoccupato di mettere in sicurezza quel rudere o addirittura di abbatterlo per eliminare qualsiasi forma di rischio. Insomma, una situazione rischiosa e quindi insostenibile a cui bisognerà porre rimedio. Il tutto, anche per restituire decoro ad una zona del rione che non merita di essere ancora deturpata dalla presenza di questo rudere.