Si è concluso con una condanna a due anni e due mesi di reclusione (oltre al pagamento delle spese processuali) il processo di primo grado nei confronti di un amministratrice di condominio di Brindisi, accusata di aver utilizzato per fini propri una somma di circa 80.000 euro riveniente dalle casse dell’amministrazione condominiale.
La vicenda risale allo scorso decennio quando la sig.ra Cinzia Giangrande (è questo il nome dell’amministratrice coinvolta nella vicanda giudiziaria) gestiva un condominio di viale Francia, nel rione Bozzano. In pratica, secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero Raffaele Casto, il reato di appropriazione indebita pluriaggravata si sarebbe concretizzato attraverso l’utilizzo, a scopi assolutamente personali, del bancomat collegato al conto corrente del condominio. L’inchiesta ha tratto origine dalla querela presentata dal nuovo amministratore del condominio Salvatore Munafò.