CISL FP – Ospedale di Ostuni, una vittoria di facciata: la vera sfida è rendere chirurgia e ortopedia un’eccellenza

Non basta annunciare che non ci saranno modifiche per festeggiare un successo. La vera conquista è quella di trasformare Chirurgia Generale e Ortopedia da unità operative semplici a complesse, per migliorare davvero la qualità dell’assistenza.

La nota del Comune di Ostuni di due giorni addietro e gli articoli di giornale che ne sono scaturiti, dove si è posto in evidenza una dichiarazione del Sindaco Pomes: “Abbiamo avuto rassicurazioni di tutto quello che è il percorso che abbiamo condiviso finora”, potrebbe sembrare una vittoria, ma l’esultanza in questo caso appare prematura e superficialmente celebrativa.

La conferma che non ci saranno modifiche sostanziali all’organizzazione, quindi,  per la CISL FP non rappresenta un progresso significativo, ma piuttosto una salvaguardia di uno status quo che, probabilmente, non basta per affrontare le sfide sanitarie future.

Siamo sinceramente dispiaciuti per la scortesia istituzionale dimostrata in occasione dell’incontro. Per un approccio operativo autentico, e non solo di facciata, la parte politica avrebbe potuto invitare all’incontro ristretto di ieri, anche le parti sociali. Questo non solo per fare un po’ da “cassa di risonanza”, ma per garantire un contributo veramente costruttivo.

È inaccettabile, convocare alcuni medici, neanche tutti, e al contempo escludere chi per legge è deputato a rappresentarli ufficialmente, soprattutto le parti sociali rappresentano anche il personale del Comparto, evidentemente escluso, oltreché i cittadini.

Per quanto attiene alle dichiarazioni sull’attivazione della nuova piastra, la CISL FP è ovviamente sensibile all’ottimismo espresso dall’amministrazione riguardo al futuro, ma riteniamo necessario fare alcune precisazioni, alla luce delle informazioni attualmente a nostra disposizione. Al netto degli spostamenti di alcuni servizi già presenti nel nosocomio e del personale che su di essi insiste, ad oggi non ci sono certezze e/o notizie ufficiali riguardo agli altri servizi che dovrebbero comporre la nuova piastra. Le garanzie del passato in merito all’istituzione della Lungodegenza, per esempio, sembra che siano progressivamente venute meno, per non parlare poi della tanto sbandierata attivazione della rianimazione. La CISL FP rimane ragionevolmente scettica su quest’ultima previsione, supportata dalla normativa che mai si stanca di approfondire.

Nessuna garanzia neppure sul piano del reclutamento, senza il quale ogni miglioramento strutturale del Presidio di Ostuni, rischia di rimanere tale solo sulla carta e non risulta che vi sia neppure una timida previsione nel prossimo piano triennale del fabbisogno di personale.

La mancanza di trasparenza palesatasi in queste ore, non solo indebolisce la fiducia nelle istituzioni, ma impedisce anche un vero coinvolgimento di tutte le categorie professionali, che dovrebbero essere parte attiva nella definizione delle strategie aziendali e nella gestione dei servizi sanitari.

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