I rifiuti aumentano, in attesa di decisioni a Palazzo di Città…

Per molti versi nella città di Brindisi è come se ci trovassimo ancora a vivere la notte di Capodanno. Ci sono tantissime strade delle periferie in cui sono presenti i resti di fuochi d’artificio, così come altri segni evidenti dei festeggiamenti. Una conferma delle condizioni inaccettabili in cui si vive ormai da lungo tempo, con una società incapace di fronteggiare le necessità di una città complessa come Brindisi in cui esiste una scarsa propensione al rispetto delle regole del vivere civile.

Gli abbandoni aumentano di ora in ora e le segnalazioni non servono, il più delle volte, a determinare un intervento da parte degli operatori ecologici. E’ il caso dei viali del rioni Sant’Elia, Perrino, Paradiso e Bozzano dove gli incivili lasciano per strada proprio di tutto senza concordare una data per il ritiro. Ne consegue che l’immagine che viene offerta è a dir poco devastante.

Certo, un lassismo da parte di AVR è anche comprensibile, visto che la sentenza del Consiglio di Stato l’ha estromessa dall’appalto, così come da presa d’atto della giunta comunale dello scorso 19 dicembre. A dire il vero, però, era da mesi che l’Amministrazione Comunale – per bocca di sindaco e assessore al ramo – manifestava la propria totale insoddisfazione per il servizio svolto dall’azienda.

Ecco perché risulta incomprensibile il tempo che a Palazzo di Città si sta impiegando per determinare il subentro della seconda classificata. Del resto, le sentenze devono essere applicate e dopo due mesi è lecito chiedersi come mai il servizio viene ancora effettuato da chi è stato accertato che non ne ha alcun titolo. Si è deciso di affidare il compito della determinazione del subentro alla Commissione esaminatrice che nel 2023 assegnò l’appalto alla Teorema, oggi AVR per l’Ambiente, ma è evidente che si dovrà tenere conto della graduatoria che vede al secondo posto Teknoservice, al terzo Monteco, al quarto Ecotecnica, al quinto GialPlast-Impregiro ed al sesto Ciclat/Cogeir. Ovviamente bisognerà verificare se ci sono ancora tutti i requisiti già richiesti in sede di gara, ma è chiaro che bisognerà far presto per evitare l’ennesimo contenzioso che potrebbe andare a gravare sulle casse comunali, in aggiunta a precise responsabilità da parte di chi non ha svolto gli adempimenti richiesti.

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