Ogni volta che succede qualcosa di grave dal punto di vista meteorologico ci si mostra sorpresi e forse addirittura si fa riferimento a qualcosa che non era in alcun modo prevedibile.
E invece sappiamo bene tutti che non è così. Con le “bombe d’acqua” e con i loro effetti devastanti bisogna ormai convivere perché si verificheranno sempre più spesso senza poter fare altro che attrezzarsi per limitare i danni.
Nel Brindisino, ad esempio, gli eventi atmosferici che hanno contraddistinto la giornata di ieri si sono concentrati sul litorale nord del capoluogo e sulla città di San Vito dei Normanni per poi spostarsi nei territori di Ostuni e Fasano.
Non si contano gli allagamenti di case e villette, così come di garage e scantinati. Ma la cosa più grave è che sono le nostre strade a non reggere abbondanti piogge improvvise e quindi concentrate in pochi minuti. Ai margini dell’aeroporto del Salento, nei pressi dello stabilimento Leonardo Elicotteri, la strada di collegamento è risultata totalmente allagata ed i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per trarre in salvo automobilisti rimasti in panne con i propri veicoli. Ed è davvero strano che questa strada, così come il villaggio di Acque Chiare, nonostante siano situati a poche decine di metri dal mare, abbiano trattenuto una così vasta quantità di acqua piovana, tanto da mettere a rischio anche la vita delle persone.
E che dire, poi, della falesia del litorale nord, che è crollata proprio per effetto delle piogge abbondanti. Per fortuna è accaduto d’inverno, quando in riva al mare non c’è nessuno, ma vale la pena ricordare che proprio a Brindisi sotto un pezzo di falesia crollata, morì un ricercatore.
Ed allora il problema degli interventi preventivi va affrontato in maniera seria, come non è mai stato fatto nel nostro paese. L’agricoltura va aiutata realmente ed immediatamente in presenza di eventi atmosferici così gravi, mentre le condotte fognarie devono essere adeguate proprio ad eventi eccezionali. Quanto alla falesia, i finanziamenti ci sono. Si tratta di utilizzarli senza far trascorrere inutilmente altro tempo, come purtroppo è stato fatto in questi anni.