Sono stati presi in carico i primi pazienti in condizioni di disagio socioeconomico nell’ambulatorio multidisciplinare di Equità nella Salute 2021-2027, il programma nazionale del Ministero della Salute, cofinanziato dall’Unione Europea, in collaborazione con l’Inmp, l’istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà.
La Asl Brindisi ha presentato nel novembre scorso sette diversi progetti che si inscrivono nelle misure previste dal programma. Le prime visite effettuate da Raffaele Quarta, responsabile scientifico delle attività, rientrano nel primo intervento strategico: la costituzione di un’équipe multidisciplinare per un’assistenza sanitaria di prossimità per le fasce vulnerabili.
“I primi pazienti che sono venuti in ambulatorio – spiega Quarta – provengono da paesi extra UE e vivono situazioni di disagio socioeconomico. Tutti presentavano patologie internistiche di bassa intensità e ci sono stati segnalati dagli enti del terzo settore che collaborano a questa iniziativa”.
Si stima che i beneficiari degli interventi nella provincia di Brindisi siano 13.500 persone che saranno raggiunte attraverso azioni di Medicina di prossimità, servizi con unità mobili e sportelli sanitari itineranti e saranno segnalate ai sanitari dai servizi sociali dei Comuni della provincia e dagli enti del terzo settore partecipanti al programma: la platea è composta da italiani e stranieri con un Isee inferiore ai 10mila euro residenti nei territorio della Asl Brindisi.
Nelle prossime settimane partiranno negli ambulatori dei quattro distretti sociosanitari, sedi individuate per l’attuazione degli interventi previsti, gli altri progetti che riguardano l’accesso ai farmaci essenziali e ai servizi sanitari, l’odontoiatria e l’educazione alla salute.