Dipendente comunale indagato. La vicenda finisce in Giunta per nomina del legale

Oggi a Palazzo di Città non si parlava d’altro. La Giunta comunale, infatti, con delibera n. 378 del 2024, ha autorizzato l’affidamento ad un legale esterno per la difesa di un  dipendente comunale che è oggetto di indagine per i reati di istigazione alla corruzione, falso ideologico e falso materiale, così come del resto riportato proprio nel corpo della delibera. La vicenda potrebbe riguardare l’assegnazione di un importante appalto pubblico, anche se in Municipio hanno tutti le bocche cucite. Una prudenza dovuta anche al fatto che il pubblico ministero titolare dell’indagine Pierpaolo Montinaro avrebbe chiesto l’archiviazione, anche se il legale della società che ha denunciato l’accaduto ha presentato opposizione e adesso l’intera vicenda è affidata alla decisione del giudice delle indagini preliminari Wilma Gilli. Lo stesso legale avrebbe presentato ulteriore documentazione per dimostrare la concretezza degli episodi denunciati ed anche per evidenziare una possibile posizione di incompatibilità del dipendente comunale che risulta indagato e che è difeso dall’avv. Riccardo Mele.

Va evidenziato che la definizione di questa vicenda giudiziaria rappresenterebbe una sorta di liberazione per gli amministratori brindisini in quanto una indagine in corso fa aleggiare sempre un clima di sospetti che certamente non giova all’ente locale. E’ evidente, però, che un eventuale prosieguo delle indagini (disposto dal gip) richiederebbe – visto che adesso la vicenda è nota a chi amministra – scelte di cautela anche rispetto alle posizioni interne occupate da chi potrebbe eventualmente continuare ad essere coinvolto nell’inchiesta.

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