I sindacati dei medici plaudono all’istituzione di Radiologia interventistica

Ecco la nota che i sindacati dei medici AAROI-EMAC, CIMO_FESMED e ANAAO-ASSOMED hanno inviato al direttore generale dell’Asl di brindisi:

In data 29/10/2024, come si evince dalla delibera n. 2335, la ASL Brindisi ha annunciato in pompa magna l’istituzione della UOC di Radiologia Interventistica, cassando la vecchia Unità Operativa Semplice Dipartimentale, nell’ottica di rendere allettante la posizione che era rimasta vacante, come ammesso nel testo della delibera, dall’Agosto 2021 per dimissione di tutti i dirigenti medici.

In qualità di Organizzazioni Sindacali, non possiamo che plaudire a questa decisione, ma ci preme sottolineare che questo primo passo era stato proposto in più riprese negli scorsi anni, senza però ricevere la dovuta attenzione e le eventuali risposte. Quella che ora sembra una mossa geniale era stata ampiamente sollevata in tantissimi incontri precedenti.

Ci auguriamo che questa decisione possa superare un impasse organizzativo drammatico e pericoloso, che attualmente prevede i cosiddetti “viaggi della speranza” dei pazienti affetti da patologie tempo-dipendenti verso ASL di Taranto e Lecce lontane decine e decine di chilometri, come previsto dai protocolli di intesa stipulati negli anni passati. E non dimentichiamo che alla testa di questi pazienti in gravi condizioni cliniche ci sono sempre e comunque gli anestesisti-rianimatori.

La soddisfazione di vedere compiersi questo primo passo importante verso un aggiustamento delle innumerevoli storture che affliggono la nostra ASL, è stemperata dalla presa di coscienza che questo traguardo è stato raggiunto ignorando quanto previsto in tema di corrette relazioni sindacali, che nel caso di specie “prevedono informazione preventiva data ai soggetti sindacali nei tempi, nei modi e nei contenuti atti a consentire una conoscenza approfondita della questione trattata  una valutazione del potenziale impatto delle misure da assumere, prima della loro definitiva adozione” (art 5 comma 2 CCNL 2019-2021). Con queste premesse, si è configurato da parte dell’Azienda un chiaro comportamento antisindacale, l’ennesimo. Per essere sinceri, l’ultima convocazione ufficiale risale a prima delle vacanze estive, a cui sono seguiti mesi di calma piatta, in cui però l’Azienda, nel pieno spirito di disintermediazione che la contraddistingue, ha preso decisioni e ha prodotto delibere.

Se ci fosse stato dato modo di esprimerci per tempo, avremmo rilevato che il problema dell’UOC di Radiologia Interventistica è solo uno dei tanti. Ad esempio, se davvero sta a cuore all’Azienda il funzionamento dell’Ospedale di Ostuni, allora forse sarebbe stato il caso di riservare lo stesso trattamento al Servizio di Anestesia e Rianimazione, al reparto di Chirurgia e a quello di Ortopedia, tutt’ora annoverate tra le Unità Operative Semplici a Valenza Dipartimentale.

Il senso è che allo stato attuale, l’organizzazione, la dotazione organica e la conseguente attività dell’Ospedale di Ostuni non sono tali da poterlo annoverare neanche come ospedale di base, secondo i criteri definiti dal Decreto 70.

Passando oltre, notiamo che con la Delibera in oggetto si intende “incaricare il Direttore Medico di Presidio e il Direttore Amministrativo del P. O. Perrino” di procedere. Purtroppo, questa affermazione cozza con una triste realtà: al Perrino siamo ancora in attesa che il Direttore Medico prenda servizio prima di procedere, creando un perverso effetto domino al contrario.

Inoltre, sono stati immaginati, oltre al Direttore di UOC per la Radiologia Interventistica, cinque Dirigenti Medici, otto Infermieri e nove Tecnici Sanitari di Radiologia. Di questa dotazione organica per ora non se ne vede neanche l’ombra. Ci auguriamo almeno che le procedure concorsuali non seguano l’iter dai tempi biblici che sta affliggendo da mesi e mesi i reparti di Pediatria, di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, di Chirurgia Plastica e di Medicina Interna, ormai orfani di Direttore di UOC da talmente tanto tempo che ne abbiamo quasi perso memoria.

E, sempre per il perverso effetto domino al contrario, nel caso della Radiologia Interventistica non è quantificabile la spesa che questo reparto comporterebbe sui fondi aziendali, perché effettivamente è pressoché impossibile calcolarne una procedura di budget, se non in maniera forfettaria e senza un criterio stabile.

E cosa dire poi dei protocolli di intesa stipulati con le ASL limitrofe di Lecce e Taranto? Dopo questa delibera, in cui effettivamente si ammette una criticità e contestualmente si annuncia di aver trovato la soluzione, possiamo pensare che siano decaduti? Cosa succederà in questo limbo organizzativo in cui tutto è sulla carta e nulla è stato trasposto nel mondo reale, dove i pazienti rischiano la vita mentre si attende un’ambulanza e poi si corre verso un altro ospedale mentre il tempo scorre inesorabile?

Sono queste le domande che avremmo posto alla Dirigenza Aziendale se ne avessimo avuto modo, ma allo stato attuale, l’unico metodo di contatto sono queste considerazioni postume, redatte a cose fatte, per buona pace del lavoro di squadra e dei buoni rapporti sindacali, coltivati con i rinvii e gli annullamenti di riunioni e la mancata applicazione del Contratto Collettivo di Lavoro in una miriade inenarrabile di campi cruciali.

Ma è stata Istituita, almeno sulla carta, la UOC di Radiologia Interventistica!

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