La classifica Ecosistema Urbano 2024, stilata da Legambiente e Ambiente Italia e pubblicata da Il Sole 24 Ore, mostra un quadro contrastante per le tre province salentine, Lecce, Brindisi e Taranto. Il rapporto analizza le performance green di 106 città italiane su cinque macro-categorie: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Nel Mezzogiorno le città faticano a raggiungere punteggi elevati.
Brindisi si posiziona in basso, al 71° posto, con un punteggio del 51,14%. La città soffre di criticità simili a quelle di Lecce, ma con performance più basse in alcuni ambiti chiave:
Qualità dell’aria: Brindisi si piazza meglio di Lecce nel controllo degli agenti inquinanti, con il 12° posto per il Biossido di Azoto e buoni punteggi per PM10 e PM2,5.
Gestione idrica: I consumi idrici sono relativamente bassi (17° posto), ma la dispersione della rete idrica è ancora migliorabile.
Rifiuti: Anche qui la raccolta differenziata è un’area di criticità, ma con un valore del 38,5% posizionato al 101° posto.
Mobilità: Brindisi soffre di un sistema di trasporto pubblico inefficace (96° posto per passeggeri trasportati) e limitata presenza di piste ciclabili.
Ambiente urbano: Brindisi si colloca bene nella gestione del verde urbano e nelle aree pedonali, ma è penalizzata dall’alto tasso di motorizzazione e dalla scarsità di solare pubblico.
I risultati nella classifica dell’Ecosistema Urbano 2024 mostrano che, nonostante alcuni miglioramenti nella qualità dell’aria e nella gestione del verde, il capoluogo deve affrontare diverse sfide per colmare il divario con il Nord. La raccolta differenziata e il trasporto pubblico rappresentano settori prioritari di intervento per rendere queste città più sostenibili e migliorare la qualità della vita urbana.