L’esperienza della reumatologia brindisina al congresso del Collegio dei reumatologi italiani di Firenze

C’è anche un pezzo della Asl Brindisi a dare il proprio contributo da oggi al 12 ottobre a Firenze, al CReI 2024, il Collegio dei reumatologi italiani. Paolo Di Giuseppe, responsabile della Uosd di Reumatologia dell’ospedale Perrino della Asl, e Norma Carrozzo, specialista ambulatoriale della stessa Uosd e del Distretto sociosanitario 2 di Fasano, sono tra i relatori del prestigioso evento scientifico che si tiene nel Palazzo dei Congressi che quest’anno è incentrato sul modello sanitario One Health. One Health rappresenta l’approccio ideale per raggiungere l’obiettivo di una salute globale perché affronta in un concetto olistico i bisogni delle popolazioni sulla base dell’intima relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono, considerando l’ampio spettro di determinanti che da questa relazione emerge.

In particolare, per quel che riguarda l’apporto ai lavori congressuali dell’azienda sanitaria brindisina, con la sua relazione Di Giuseppe spiegherà “In che modo le comorbidità cardiovascolari possono guidare le decisioni sul trattamento dell’artrite reumatoide nel 2024”. Carrozzo, invece, parlerà dei “PDTA LES: l’esperienza della Asl Brindisi”.

Il 12 ottobre, inoltre, è la Giornata mondiale del malato reumatologico e il congresso CReI rappresenta un’opportunità per confrontarsi sulle varie patologie, capirne le implicazioni, approfondire percorsi di cura che prendano in considerazione sia il trattamento farmacologico che lo stile di vita, con un approccio personalizzato sulle esigenze dei singoli pazienti.

In questo solco s’inscrive la presenza dei due reumatologi brindisini a Firenze: offrire le proprie competenze a favore della comunità scientifica e ricevere in cambio contribuiti utili a migliorare le pratiche messe in atto nella Asl. Un dare e avere che arricchisce tutti i protagonisti in campo e innalza il livello delle prestazioni erogate agli utenti. Il congresso, infatti, è un momento di coinvolgimento attivo per collaborare alla pianificazione e all’attuazione del trattamento e favorire l’aderenza secondo il principio della medicina partecipativa.

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