Il Sindacato Cobas è fortemente preoccupato dell’articolo pubblicato in data 6 settembre 2024 dalla “Gazzetta del Mezzogiorno dal titolo “IL CARTELLO TRA CONSORZI CAUSA DELLE GARE DESERTE SI GUARDI A FRANCAVILLA” in cui viene riportata la “grave denuncia che viene dal dirigente Gabriele Falco” circa la costituzione di un cartello per condizionare gli affidamenti dei servizi sociali e a far crescere il prezzo stabilito a base d’asta dalla stazione appaltante.
Il sindacato COBAS ritiene tali accuse gravissime e sollecita il dirigente ad approfondire i suoi sospetti se non lo ha già fatto presso le autorità competenti.
Resta un fatto gravissimo che se questi sospetti non sono sostenuti da prove sostanziali, tali dichiarazioni rese pubblicamente in commissione consigliare e trasmesse agli organi di stampa rappresentano un’accusa infamante per le cooperative operanti sul territorio.
Va sottolineato, così come più volte dichiarato dal dott. Falco, che la tariffa oraria prevista per il personale operante nei servizi è stata incrementata nel secondo bando presentato nell’agosto u.s.
Una domanda sorge spontanea: come mai nonostante questi sospetti il dirigente ha apportato tali modifiche? Verrebbe spontaneo ipotizzare che si era reso conto che il costo previsto non era congruo?
Comunque nel comunicato stampa che proclamava lo stato di agitazione dei Cobas sulla questione della gestione dei servizi sociali, l’attenzione era stata posta non solo sulla incongruenza degli importi messi a bando ma sul disordine e la confusione nella programmazione di servizi essenziali per l’intera cittadinanza e sull’assenza di una reale concertazione per definire le azioni nell’ambito delle politiche sociali.
Per il Cobas Roberto Aprile