Vicenda Micorosa – Ass. Antonucci: Nessun rischio per l’ambiente. Le attività di post-gestione sono state già avviate con il coinvolgimento di Eni Rewind
La vicenda legata all’area di Micorosa è da sempre un argomento che merita particolari attenzioni per i rischi ambientali che la stessa area ha determinato per decenni. In attesa che l’Autorità giudiziaria competente stabilisca chi ha inquinato e chi – di conseguenza – deve pagare i gravissimi danni ambientali, l’Amministrazione Comunale di Brindisi si è fatta carico, negli anni, della gestione di un intervento di messa in sicurezza finalizzato ad evitare ulteriori danni al territorio.
Detto ciò, non si può non rilevare che gli allarmi lanciati in questo momento attraverso gli organi di stampa – anche da chi ha avuto responsabilità dirette come l’ex sindaco Riccardo Rossi – sono basati sul contenuto di una nota del Ministero dell’Ambiente che è stata abbondantemente superata dalle circostanze e di cui si fa ampio riferimento nella determina dirigenziale del settore Ambiente del 6 agosto 2024, il cui contenuto non è coperto da alcun vincolo di segretezza. In sostanza, con tale determina si è preso atto del collaudo tecnico e della consegna provvisoria delle aree ad Eni Rewind, nelle more della sottoscrizione di un accordo di programma tra Comune di Brindisi, Regione Puglia ed Eni Rewind. Pertanto, è già partito l’invio delle acque emunte dai pozzi di regimentazione della falda, relativi sia al cantiere pubblico che a quello privato, all’impianto TAF presente nello stabilimento petrolchimico di Brindisi.
Si tratta di un primo passo importante finalizzato a non vanificare l’intervento di messa in sicurezza e bonifica di Micorosa e delle aree Syndial esterne allo stabilimento petrolchimico.
E’ evidente, in ogni caso, che l’Assessorato all’Ambiente continuerà a seguire costantemente l’intera vicenda per giungere ad un completamento degli adempimenti previsti, a tutela ambientale dell’area in questione.
Livia Antonucci – Assessore all’Ambiente del Comune di Brindisi