Sciurti (Filcom/Confsal): per la BMS non solo tagli, ma anche investimenti!

Ieri 4 si è svolto presso la sala Marino Guadalupi del Comune di Brindisi un incontro con il Sindaco Giuseppe Marchionna, sulla delicata situazione della BMS a cui hanno partecipato lavoratori e tutti i sindacati.

Il Sindaco ha ribadito che La BMS ha circa 6 milioni, di debiti, ed i bilanci 2022,2023,2024 in perdita, per cui la legge impone due strade, il fallimento della società o la strada della Composizione Negoziata prevista dalla legge per le crisi di impresa.

il Sindaco ha affermato che la Composizione Negoziata è una scelta che garantisce una continuità aziendale e il mantenimento dei posti di lavoro, oltre a tutelare l’azienda da eventuali decreti ingiuntivi.

Nei prossimi giorni  la scelta dovrà essere condivisa e votata dal consiglio Comunale. L’iter della composizione Negoziata si farà presso la Camera di commercio di Bari, che nominerà un ESPERTO che valuterà il piano di risanamento, infine il tribunale darà l’omologa, e l’azienda tornerà in bonis. Tutto questa procedura non può andare oltre gli 8 mesi, con eventuali proroghe che devono essere concordate con i creditori.

Il piano di risanamento deve essere avallato dall’Esperto, il Presidente della BMS rimane in carica con tutte le funzioni. Il piano di risanamento dovrebbe passare attraverso l’aumentano degli incassi dei parcheggi, la gestione dell’inceneritore per animali, la razionalizzazione  costo personale ( utilizzo degli ammortizzatori sociali, non meglio comunicati. Il Sindaco inoltre ha anche comunicato che esistono somme accantonate da parte del comune per la BMS, che attualmente non si possono utilizzare, il comune vanta un credito di circa 2,5 da parte della BMS. Il sindaco Marchionna ha ribadito più volte la volontà di rilancio della società e il mantenimento dei livelli occupazionali.

A questo punto la prossima tappa è l’approvazione della procedura negoziata da parte del consiglio Comunale.

A nostro avviso la strada è in salita e molto complessa, tutta l’operazione potrebbe avere un lieto fine, se il piano industriale preveda  una riorganizzazione operativa, un processo di accompagnamento alla pensione incentivato e su base volontaria, un innesto di nuovo personale da affiancare agli esperti con l’utilizzo di formazione finanziata ( ad esempio fondo nuove competenze, ho progetti regionali e nazionali) una rivisitazione dei prezziari oramai datati, importanti investimenti economici nel triennio ( occorrono diversi milioni di euro) acquisto di nuove attrezzature e certificazioni, per implementare le attività e trovarne nuove, ricognizione delle attività date in appalto che possono essere internalizzate, ovviamente non può mancare un cambio di visione di tutti, dirigenti, lavoratori e amministratori.

segretario Provinciale  Davide Sciurti

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning