Macchia: «La misura è colma, difendiamo il futuro dello sviluppo del nostro porto e del nostro territorio»

Macchia: «La misura è colma, difendiamo il futuro dello sviluppo del nostro porto e del nostro territorio»

La Cgil lancia il «Forum territoriale dello sviluppo» venerdì 30 agosto, alle ore 18, presso Palazzo Nervegna a Brindisi. L’invito è rivolto a cittadini, associazioni, partiti politici e tutti coloro che desiderano autoderminare lo sviluppo del territorio

La misura è colma. Ancora una volta, il nostro territorio si trova sotto attacco da parte di interessi esterni che minacciano il nostro futuro economico e occupazionale. La proroga della Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto Brundisium rappresenta l’ennesimo schiaffo a un territorio già gravemente ferito da scelte scellerate che non tengono minimamente conto delle reali esigenze della nostra comunità.

Il porto di Brindisi, una delle risorse più preziose del nostro territorio, viene ridotto a una mera stazione di servizio, asservita a interessi che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo sostenibile e inclusivo che rivendichiamo con forza.

I progetti Brundisium ed Edison, con i loro depositi di carburanti e GNL, rappresentano una minaccia diretta non solo alla sicurezza del porto, già circondato da impianti ad alto rischio di incidente rilevante, ma anche alla sua capacità di svilupparsi come hub logistico di rilievo nel Mediterraneo. È inaccettabile che si continui a sacrificare la polifunzionalità del porto di Brindisi per favorire attività che sottraggono posti di lavoro, precludendo al tempo stesso opportunità di traffici più redditizi e sostenibili che darebbero la possibilità di sviluppare occupazione per migliaia di persone.

La CGIL di Brindisi non può tollerare questo modello di sviluppo che ci viene imposto dall’alto, senza alcun coinvolgimento della popolazione e delle sue rappresentanze. Il territorio ha diritto alla sua autodeterminazione, e noi siamo pronti a lottare per garantirlo. Non possiamo permettere che le lobby trasformino Brindisi in una depandance di altri territori, piegando le nostre risorse e la nostra economia ai loro interessi.

In questo quadro, anche l’ampliamento della discarica Formica è un ulteriore esempio di come si voglia imporre al nostro territorio una visione obsoleta e devastante dello sviluppo industriale. Un progetto vecchio, anacronistico e fortemente impattante che, oltre a non creare valore aggiunto, danneggia ulteriormente un territorio già provato da anni di gestione scellerata dei rifiuti.

La CGIL di Brindisi dice basta! Lotteremo contro questo scempio, e chiamiamo tutti i cittadini, le associazioni, i partiti politici e i movimenti a unirsi alla nostra lotta per un futuro diverso, per coniugare sviluppo, ambiente, salute e lavoro.

L’assenza di un piano strategico della logistica per il porto di Brindisi è un altro sintomo della grave crisi che stiamo attraversando. In un momento storico in cui la fase di decarbonizzazione sta avanzando con effetti devastanti sull’occupazione, come dimostra la chiusura della centrale Enel di Cerano, non possiamo permetterci di rimanere inerti. Il governo è assente, non ci sono progetti né investimenti che possano compensare la perdita di posti di lavoro e garantire un futuro al nostro territorio.

La CGIL di Brindisi non starà a guardare mentre la città viene soffocata da decisioni imposte dall’alto. Siamo pronti a scontrarci con chiunque voglia continuare su questa strada, distruggendo le nostre risorse e compromettendo il futuro dei nostri giovani. Se questo è il modello di sviluppo che ci viene proposto, allora noi diciamo NO, con tutta la forza e la determinazione di cui siamo capaci.

Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi venerdì 30 agosto, alle ore 18, presso Palazzo Nervegna a Brindisi, per lanciare il «Forum territoriale dello sviluppo». Un’occasione per confrontarci, per dire NO ai progetti che stanno sconvolgendo il porto di Brindisi, per opporci all’ampliamento della discarica e per affrontare tutte le altre emergenze che minacciano il nostro territorio. Non ci limiteremo a protestare, ma proporremo soluzioni alternative, sostenibili e condivise per un futuro diverso per Brindisi.

La città è stanca di subire. È ora di agire.

Antonio Macchia

Segretario Generale

Cgil Brindisi

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