«Il pane – spiegano dalla associazione sanpacraziese – ci appare come il simbolo più forte della alimentazione di tutti i tempi: dal Medioevo ad oggi sono cambiate le varietà dei cereali ma non il prodotto finale fatto di acqua, sale e farina e cotto al forno da mani abili e dalla fragranza e croccantezza che accompagna qualsiasi piatto».
«Ce simmini crisci», raccogli ciò che semini. Quanta verità nei detti nostrani e quanta novità può ancora darci l’antica saggezza popolare. L’associazione “Il Grano in-Festa” di San Pancrazio ha fatto di questa consapevolezza una missione sociale portando avanti già da alcuni anni il progetto “La Stanza della Tavola” con il quale stimola le comunità locali all’azione sociale basata «sulla condivisione, sul bene comune, su una visione di futuro che faccia vivere nella vera natura la comunità intera a partire dal binomio cibo-cultura». Il tema scelto per l’edizione 2024 è stato il pane ed in particolare la filiera di produzione del più semplice ed essenziale dei cibi: dalla semina alla tavola; da questo il titolo 2024 «Ce Simmini Crisci».
Una proposta vissuta nel corso dell’anno e che ha saputo coinvolgere l’intero territorio a partire dai ragazzi delle scuole medie di San Pacrazio ed Erchie. I giovanissimi hanno indossato per un giorno le vesti di novelli contadini e con la Semina di Comunità hanno sparso con le proprie mani il seme che diverrà grano. Nei mesi successivi laboratori sulla storia e la cultura della panificazione hanno accompagnato le mani in pasta dei ragazzi fra farine di grani antichi e pale di forni per la cottura completando un percorso esperienziale di educazione alla natura ed al cibo sano molto apprezzato dalle due Comunità Scolastiche e dalle centinaia di famiglie coinvolte.
Con l’estate è arrivato anche per il Progetto il periodo della raccolta e della condivisione e non si è potuti partire che dalla Tavola: sabato 30 giugno è tornata la cena in bianco “Lu Piattu Minzanu” organizzata dalla stessa ass. Il Grano in-Festa in collaborazione con Terra Te’ APS ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale di San Pancrazio Salentino. Occasione di degustazione, amicizia, festa, consapevolezza ed azione sociale per chiudere un percorso bello ed affascinante; un grande banchetto sociale, una convivialità golosa, un’esperienza del buon cibo considerato come frutto della natura che ha riempito Piazza Castello
Venerdì 12 luglio ci si è riuniti per «La festa della mietitura», in mattinata presso l’Azienda Agricola Migliore ed in serata a San Pancrazio con il concerto dei Soul Palco in piazza Unità d’Italia.
Infine mercoledì 7 agosto, in piazza Castello, il «Banchetto Sociale e La Stanza del pane», laboratorio aperto alla comunità per preparare (e degustare) assieme il Pane accompagnati dalla musica dei Mascarimirì, dalle risate del duo comico Mimino Marasco e Carlo De Pasquale con lo sketch «Lu dialettu nuesciu» e le suggestive immagini della mostra fotografica I Segreti del Tempo organizzata dal Comune di San Pancrazio Salentino Assessorato alla Cultura [progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU nell’ambito del PNRR, Missione n. 5].
La danza di corpi sinuosamente orchestrati dalla coreografia di Anna Lucia Indennitate e guidati dalla direttrice artistica Lucia De Mitri della scuola “Attitude danza e fitness” sarà una piacevole sorpresa performantiva della serata. Con energia ancestrale sulle note musicali del laboratorio “Coro a Coro”, il pubblico vivrà un’intima relazione e identitaria riscoperta di appartenenza alla propria madre terra. “L’Umari” vuole essere un piccolo argine dove la danza costruisce ponti, accoglie, lenisce e immerge, come “lu mari nuesciu”.
Spazio anche all’arte: in occasione della Festa della mietitura del 12 luglio le associazioni organizzatrici hanno voluto proporre una Estemporanea con lo scopo di guidare i partecipanti in un percorso rurale ed esperienziale nella natura. Un prezioso tassello in più nel cammino fatto di tatto, gusto, olfatto, vista che Il Grano in-Festa propone alla comunità salentina e che ognuno è chiamato ad accompagnare in Festa.
Perché il cibo è vita e la vita è comunità.