Nell’incontro convocato ieri in Prefettura le oltre settanta maestranze SIR e le loro famiglie hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo settimane angosciose che li hanno visti protagonisti di gesti di protesta a tratti eclatanti. Per molti di loro inizia ad intravedersi uno spiraglio. La UIL conosce da tempo le loro condizioni ed i pericoli annunciati verso cui andavano incontro da mesi con la chiusura repentina della Centrale Enel di Cerano. Lo abbiamo denunciato pubblicamente con continui appelli ai rappresentanti ed alle Istituzioni locali e nazionali. Nessuno ha preso sul serio il nostro grido d’allarme. Il silenzio delle Istituzioni è stato l’ennesimo colpo al cuore per questi lavoratori, abbandonati da tutto e da tutti al loro destino di servitori non più utili. Per loro non sembravano esserci soluzioni possibili se non licenziamento e qualche tempo di cassa integrazione.
La lotta del Sindacato e l’intervento di S.E. il Prefetto – con la grande collaborazione e sensibilità di S.E. il Questore – ha dato ai lavoratori l’ascolto ed il lavoro di mediazione necessario ad intravedere una via d’uscita. Un compito non di certo fra le missioni primarie di una Prefettura eppure preso in carico da S.E. in modo certosino, diplomatico, costante, eccellente; una modalità che mai osserviamo nei nostri rappresentanti istituzionali, arresi dopo il primo tentativo di dialogo.
Gli accordi di mediazione fra parti sociali sono stati da sempre prerogativa della politica e solo qui a Brindisi sono portati avanti oramai in perenne supplenza delle Istituzioni Statali chiamate a garantire ordine e sicurezza. Un lavoro straordinario, compiuto in modo impeccabile, per il quale il Sindacato è fortemente grato e riconoscente. Allo stesso tempo prendere atto che tale risultato sia stato raggiunto dal Prefetto in persona e non da tutte le Istituzioni della politica messe assieme è il segnale più evidente del fallimento totale delle rappresentanze istituzionali locali.
Ci aspettiamo di più, molto di più da tutti gli attori sociali, economici, imprenditoriali ed istituzionali di Brindisi. Vorremmo impegno, determinazione e cuore per questa terra. La UIL rilancia ancora una volta la necessità di fare rete e sistema per Brindisi, come da mesi stimoliamo con i nostri interventi pubblici. Il Sindacato è troppo spesso solo non già a programmare ed immaginare il futuro ma a difendere l’esistente ed i lavoratori, protetti solo dall’ultimo baluardo di Stato S.E. il Prefetto. Brindisi merita di più, i brindisini meritano di più. A partire dalla prossima, imminente, vertenza.
IL COORD. PROV. UIL BR
Fabrizio Caliolo