Questa mattina, il vicepresidente della Provincia, Domenico Tanzarella, il consigliere provinciale delegato, Giovanni Barletta, e alcuni dirigenti della Provincia, Fernanda Prete e Pasquale Epifani, hanno incontrato sindacati e lavoratori della Santa Teresa per definire una volta per tutte gli indirizzi per il nuovo piano industriale di rilancio della società in house, da presentare martedì 28 febbraio, alle ore 16.00, a Bari, presso la task force della Regione Puglia. Una situazione incredibile, snocciolata sulla pelle di 120 famiglie, che ha visto più volte rimpallare le competenze e gli adempimenti tra Brindisi e Bari. I vertici della Provincia, dopo un comitato di direzione molto vivace, hanno illustrato le modalità tecniche (rotazione del personale, durata del piano fino al 31 dicembre, ecc.) per presentare un piano industriale idoneo e adeguato, ai fini della concessione della Cassa Integrazione in deroga ai lavoratori, da due mesi senza stipendio. Sia pur senza i necessari suggerimenti della stessa task force. I sindacati, consapevoli comunque delle persistenti difficoltà economiche dell’Ente e dell’incertezza sulla futura programmazione, hanno ugualmente offerto i loro suggerimenti (formazione del personale che resterebbe in questa prima fase senza lavoro, rotazioni varie, ecc.) per bypassare i cavilli burocratici e tutti insieme si sono dati appuntamento a Bari, martedì prossimo, per chiudere questa vertenza. Lo stesso vicepresidente Tanzarella si è detto convinto che il piano possa partire, con i primi affidamenti, già il 1° marzo o comunque la prima data utile dopo aver eventualmente proceduto con le dovute correzioni sugli atti finora deliberati. Ma intanto i lavoratori mantengono alta la propria attenzione, perché ne va del proprio futuro, su una vicenda che per certi versi è per davvero kafkiana.
