UIL – Proteste e mancati accordi per la salvaguardia dei lavoratori. A Brindisi in corso dismissione del sistema industriale

Il mancato accordo di queste ore per evitare decine di licenziamenti dei lavoratori dell’azienda SIR – legati ai processi produttivi in Cerano – è un dato grave a lungo annunciato dal Sindacato: non ci poteva essere nessuna ipotesi di risoluzione per una azienda-padrona come Enel che ha deciso in modo netto, chiaro ed unilaterale di abbandonare Brindisi al suo destino dopo averla sfruttata in ogni modo e con ogni risorsa. L’atteggiamento di Enel è talmente sfacciato da lasciare ai brindisini la gestione delle questioni bollenti, come la mancanza di lavoro dall’oggi al domani per centinaia di lavoratori, in quanto all’Azienda semplicemente non servono più. Con buona pace di centinaia di famiglie che rimarranno senza reddito, degli appelli dei Sindacati e delle conseguenze sulla economia del territorio.

Fra le vittime dell’arroganza di Enel non citiamo volutamente le Istituzioni Locali ed i rappresentanti di Brindisi a tutti i livelli. Abbiamo denunciato in innumerevoli occasioni quanto il dramma che si sta consumando a Brindisi sia favorito da una politica assente ed incapace che per mesi ed anni non ha fatto e non ha saputo fare nulla, supina alle volontà della Azienda fino ad accettare come inevitabile il baratto di centinaia di lavoratori qualificati con progettini evanescenti e senza respiro. La politica del territorio è stata incapace di qualsiasi influenza su una Azienda già pubblica-statale e tuttora per nulla estranea alle logiche politiche. Assieme alle Istituzioni Locali anche Confindustria, quale associazione e rappresentanza datoriale, è chiamata ad uscire dal silenzio ed a dare un maggiore e più fattivo contributo alla risoluzione di una vertenza che ipoteca il futuro non già di singoli lavoratori ma di numerose imprese ed imprenditori del territorio.

Nel buio profondo che caratterizza la guida del nostro territorio mantengono alta la bandiera dello Stato S.E. il Prefetto e S.E. il Questore; Alti Funzionari che hanno mostrato e mostrano ad ogni occasione o manifestazione di protesta da parte dei lavoratori esasperati la più grande comprensione e sensibilità, stimolando e promuovendo confronti e discussioni su un tema cruciale e vitale per Brindisi per il quale nessuno sembra più disposto a spendersi. Il Sindacato e tutti i lavoratori coinvolti esprimono viva gratitudine e riconoscenza al Prefetto ed al Questore di Brindisi ed a tutti i loro collaboratori, alle donne ed agli uomini delle Forze dell’Ordine.

I presìdi e le proteste di questi giorni sono destinati ad aumentare nelle prossime settimane: è l’estremo atto con cui si manifesta la disperazione di centinaia di famiglie, ignorate dalle Istituzioni, che a breve non avranno di che vivere. Numeri di disperati che cresceranno: il Sindacato riceve ogni giorno nuove comunicazioni di lettere con preavvisi di licenziamento. La frattura sociale è in atto. La nefasta ipotesi di un crollo a catena dell’intero Sistema Industriale di Brindisi e del suo indotto è alle porte.

E mentre Brindisi brucia, l’Azienda che su questo lembo di Italia ha incassato lauti profitti senza mai dedicare grandi attenzioni al territorio si sente legittimata a non dover dare risposte. Enel ha lasciato il campo portandosi via il pallone e le Istituzioni hanno fatto semplicemente spallucce.

Il Sindacato denuncia ancora una volta l’emergenza Brindisi ed invoca una Legge Speciale che possa mettere in sicurezza in modo organico il Sistema economico brindisino altrimenti destinato ad un collasso dalle conseguenze inimmaginabili che coinvolgerà non solo i lavoratori dell’Industria ma tutti i settori produttivi, economici e sociali di Brindisi. Per le sue dimensioni nessuno di noi è escluso da questa vertenza.

SEGR. REG. UILTRASPORTI           SEGR. TERR. BR UIL TRASPORTI          COORD. PROV. UIL BR
Mino Greco                                  Mario Greco                            Fabrizio Caliolo

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