Alla vigilia dell’avvio dei saldi di fine stagione tiene banco, tra gli addetti ai lavori, la necessità di fissare nuove regole, alcune per garantire maggiormente il comparto del commercio, altre per la maggiore trasparenza e i diritti per i consumatori.
Diverse le proposte avanzate, da anni, come la necessità di far slittare l’avvio dei saldi al termine di ogni stagione; idea puntualmente smentita dagli stessi operatori commerciali che, durante l’anno solare, ricorrono spesso a diverse forme di promozione consentite dai regolamenti regionali oltre a poco chiare campagne di fidelizzazione.
Parlare, quindi, di periodo di saldi è divenuto, da diversi anni, anacronistico e controproducente considerate le difficoltà economiche di alcuni settori merceologici, l’avvento dell’e-commerce e il proliferare di outlet store.
Ferme restando le considerazioni di carattere generale, restano valide alcune regole fondamentali per avventurarsi nel mondo dei saldi, in primis la capacità di spesa di ogni famiglia.
Sono, quindi, fattori imprescindibili fissare un budget sostenibile senza indebitarsi, non farsi attrarre dalla percentuale di sconto che potrebbe comunque celare prezzi dei prodotti alterati e scegliere articoli che possono integrare, specie nel settore dell’abbigliamento e delle calzature, il proprio guardaroba.
Aspetto di non minore importanza è la scelta delle attività di vendita, prediligendo quelle già note, a garanzia della qualità ma anche in caso di eventuali problematiche post vendita.
Ricordiamo che se il prodotto non è conforme o difettato si ha diritto alla restituzione del corrispettivo pagato, previa esibizione dello scontrino di acquisto.
I buoni acquisto o Gift card, salvo diversa comunicazione, vanno accettati così come i pagamenti elettronici, senza oneri aggiuntivi.
Sul fronte dei prezzi, oltre all’importo originario la percentuale di sconto e l’importo finale, sullo scontrino va riportato il prezzo più basso applicato nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi.
Da un’indagine condotta da Adiconsum sul territorio la spesa pro capite destinata ai saldi per i brindisini risulta essere di circa 80 euro pro capite, in diminuzione rispetto agli anni addietro.
Ad incidere negativamente sulla propensione alla spesa una crisi economica senza precedenti, in aggiunta alla possibilità di gestire gli acquisti su vari canali di vendita durante tutto l’anno senza vincoli di stagionalità.
Per eventuali segnalazioni e/o richieste di informazioni l’Adiconsum invita i consumatori a contattare le nostre sedi territoriali.
Ufficio di Presidenza
ADICONSUM Taranto Brindisi
ZIPPO Giuseppe