SPORCIZIA IN CITTÀ, L’AZIENDA DI RACCOLTA RIFIUTI DEVE DARE RISPOSTE SENZA SCARICARE SU BRINDISINI E LAVORATORI. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE FACCIA SENTIRE LA PROPRIA VOCE
«Chiediamo pubblicamente all’Amministrazione Comunale se sia consapevole di tali criticità e se il proprio dovere-obbligo di vigilare sull’Azienda e sui servizi concretamente resi ai cittadini sia puntualmente svolto». Sono le parole di un nostro intervento pubblico dello scorso febbraio, ancora lontani dall’estate e dalle «urgenti esigenze di decoro» che il Sindaco Marchionna ha indicato all’Azienda nel convocarla in queste ore a Palazzo di Città.
Una situazione a dir poco precaria che solo chi non ha occhi non vede: sul tema dell’igiene urbana Brindisi è allo stremo, da mesi. Prima il cambio di Amministrazione Comunale poi il necessario tempo da concedere all’Azienda per il cambio cantiere ed infine la situazione di queste settimane. Ci auguriamo che chi Amministra la città faccia sentire forte e decisa la voce dei cittadini verso una Azienda che sembra disimpegnata ad onorare le condizioni ed i servizi dell’appalto ottenuto ed il rispetto dovuto agli stessi brindisini.
Brindisi città complessa, sicuramente lo è. Tuttavia una realtà che conosceva bene chi ha partecipato alla gara d’appalto e nella quale si è impegnata ad onorare una serie di servizi a determinate e chiare condizioni. Nessuno ha obbligato l’Azienda alla partecipazione alla gara d’appalto. Scaricare tutto sulle cattive abitudini dei brindisini o su sedicenti inadempienze dei lavoratori ci pare fuori contesto.
L’Azienda deve garantire il servizio di cui ha ottenuto l’appalto in tutte le condizioni previste da Capitolato o se non ne è in grado deve farsi da parte. L’Amministrazione ha il diritto e soprattutto il dovere di vigilare, controllare, esigere. È suo compito e suo dovere farlo in nome e per conto dei cittadini. Anche i brindisini devono fare la propria parte impegnandosi maggiormente nel differenziare e rispettare le buone norme di conferimento ma non sono di certo gli utenti finali i responsabili del mancato decoro urbano a cui assistiamo.
Non sono i brindisini a non raccogliere nei giusti orari e giornate le varie frazioni di rifiuti. Non sono i brindisini ad aver modificato calendari di raccolta e ridotto servizi utili per rifiuti speciali. Scaricare sui brindisini ovvero sugli stessi cittadini che pagano la seconda TARI più elevata di Italia – dati del Servizio Fisco e Previdenza della UIL confrontando 109 città capoluogo di provincia, anno 2023 – ci sembra davvero paradossale così come poco onorevole è addossare le colpe ai lavoratori e dipendenti dell’Azienda i quali sono meri esecutori di indicazioni e linee organizzative ricevute.
L’Azienda è chiamata alle sue responsabilità, tutte, nessuna esclusa. Brindisi non può convivere con la sporcizia ed i disservizi nonostante l’altissimo tributo che è chiesto ai cittadini. Brindisi non potrà avere alcuna occasione come approdo turistico o “Capitale della cultura” se mancano le pre-condizioni di vivibilità di cui l’igiene urbana è una delle fondamentali.
Le aspirazioni e la dignità sociale di questo territorio non possono essere ostaggio di una singola Azienda affidataria, ad onerosissimo prezzo, di un servizio pubblico essenziale. Il Sindaco e l’Amministrazione facciano sentire la propria voce. Il Sindacato continuerà a fare la propria parte: dando voce ai lavoratori ed ai cittadini. Per fare pulizia, sul serio.
Il Segr. terr. UIL TRASPORTI Brindisi Il Coord. prov. UIL Brindisi
Mario Greco Fabrizio Caliolo