Fiume (M5S): La politica brindisina e la crisi industriale


La crisi dello stabilimento Euroapi, ex Sanofi-Aventis di Brindisi rappresenta un caso
emblematico di come la politica possa e debba intervenire per salvaguardare interessi
economici e sociali di ampio respiro. In un contesto caratterizzato da una crisi industriale
sempre più diffusa, il ruolo della politica emerge in maniera cruciale e incisiva, poiché è
chiamata a bilanciare interessi contrastanti e a promuovere soluzioni sostenibili. La politica
deve fungere da mediatore tra i vari attori coinvolti: azienda, lavoratori, sindacati e
comunità locale. Attraverso il dialogo sociale, deve garantire che tutte le voci siano
ascoltate e che le soluzioni proposte tengano conto delle esigenze di ciascuno. La tutela
dei posti di lavoro è una priorità assoluta. La politica deve implementare strategie volte a
evitare licenziamenti e a promuovere la riqualificazione professionale dei lavoratori, inclusi
incentivi fiscali, agevolazioni per la formazione e politiche attive del lavoro. La crisi di
Euroapi solleva questioni relative alla sostenibilità ambientale e all’innovazione tecnologica.
La politica deve favorire investimenti in tecnologie verdi e in ricerca e sviluppo per garantire
che l’industria farmaceutica possa evolversi in maniera ecocompatibile. È fondamentale
che la politica industriale nazionale e regionale supporti la diversificazione economica e
l’innovazione, creando un ambiente favorevole per gli investimenti, con infrastrutture
adeguate, accesso al credito e un quadro normativo stabile e prevedibile. La vertenza tocca
anche il tema della sovranità farmaceutica, evidenziando la necessità per l’Italia e l’Europa
di mantenere e sviluppare una capacità produttiva autonoma nel settore farmaceutico. La
politica deve quindi incentivare la produzione locale e ridurre la dipendenza dalle
importazioni. La vertenza Euroapi di Brindisi mette in luce l’importanza di un intervento
politico strategico e multilivello. La politica deve saper orchestrare una risposta complessa
che vada oltre la semplice gestione emergenziale, ponendo le basi per un futuro industriale
solido, sostenibile e inclusivo. Solo attraverso un impegno coordinato e lungimirante si
potrà trasformare una crisi in un’opportunità di rinascita economica e sociale.
L’amministrazione comunale locale sta giocando un ruolo controverso nella gestione della
crisi di Euroapi, è sotto gli occhi di tutti lo scarso impegno come interlocutore politico
efficace, questo comporta la mancanza di una leadership autorevole, che sta rallentando la
ricerca di soluzioni concrete, ostacolando anche la costruzione di un fronte unito per
affrontare la crisi. È imperativo che l’amministrazione comunale si dimostri capace,
favorendo il dialogo con le parti interessate, per una risoluzione di tutte le crisi industriali
del nostro territorio. E’ questo sarà un primo passo per risolvere le difficoltà economiche e
sociali di brindisi.
Simone Fiume

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