Albano: strade ridotte a nero di seppia…

Se le strade e i corsi sottoposti a lavaggio scuriscono ,  significa che l’ attività di lavaggio,  regolarmente restribuita,  non è stata eseguita  correttamente e con la giusta frequenza, come purtroppo sta avvenendo.

         Non è una opinione strampalata di  qualche disfattista, che  in preda a bizzarre visioni si è immaginato. Sono le esatte parole inserite a pagina 18 del capitolato descrittivo e prestazionale, allegato al capitolato di appalto del servizio dei rifiuti,  firmato dall’amministrazione comunale e dalla società incaricata del servizio.

         Detto sinteticamente, considerato il livello di inscurimento diverse strade   interessate dal lavaggio,  i cittadini pagano per un servizio di lavaggio  che non viene fatto come si dovrebbe, senza che nessuno a palazzo se ne   sia reso conto o non  voglia rendersene  conto, rinchiusi come sono da tempo nell’isolamento del palazzo di città,  impegnati a esercitarsi nella  matematica delle poltrone.

In diverse occasioni tanti cittadini  hanno  avuto modo di segnalare lo stato di evidente degrado in cui versano diverse zone di questa città, condannata da sempre ad essere sporca,  tormentata  dai  rifiuti abbandonati, da odori  nauseanti, dagli escrementi di colombi, da tanti animali  attirati per strada dalla sporcizia e dalla fermentazione dei tanti rifiuti sparsi per terra.

 Un vero e proprio flagello per l’igiene  e l’immagine della città,  che è sempre sfuggito  al controllo della amministrazione comunale, nonostante le tante periodiche rassicurazioni fornite e le consistenti spese annualmente sostenute, che non sembrano aver prodotto alcun effetto concreto.

A tutto questo si è aggiunto lo stato di scurimento e sudiciume, che persiste da  tempo in  molte strade,  corsi e  piazze della città, assolutamente intollerabile, non commisurato certamente agli alti livelli di tassazione che i cittadini, i commercianti, i professionisti di questa città pagano annualmente per la pulizia della città e  per la raccolta dei rifiuti e per i servizi accessori, lavaggio compreso..

Eppure, il capitolato descrittivo e prestazionele   elenca minuziosamente  le strade, piazze, fontane del centro storico, pavimentate in basolato di pietra calcarea o in altro materiale (asfalto), che devono essere lavate a giorni alterni dalle  05.00 alle 08.00 di ogni giorno infrasettimanale e dalle 06.00 alle 9,00 del giorno di domenica, con 4 idropulitrici ad alta pressione e a caldo (almeno 80° all’ugello con pressioni tra 90/100 bar) dotate di lancia in grado di effettuare interventi anche lungo scalinate e zone non accessibili al veicolo.

Come  possono verificare direttamente  il sindaco e l’assessore competente,  non sembrano essere state oggetto delle cure e delle  attenzioni previste dal capitolato prestazionale descrittivo. L’Amministrazione comunale ha il dovere di informare i cittadini, che pagano, se sia stato istituito il servizio di vigilanza sui servizi, se siano stati mai eseguiti controlli alle 5 o alle 6 del mattino e, comunque, prima delle 8, la periodicità dei controlli, la verifica della effettiva utilizzazione giornaliera delle 4 idropulitrici e del personale previsto, le anomalie rilevate, ma anche, persistendo il sudiciume, i motivi per cui non si sia  deciso di intervenire.

 Molti cittadini sono ormai sfiduciati,  temono che non cambierà niente e che, alla fine, dovranno farsene una ragione dello stato di degrado dei luoghi.

Quello che stupisce è il contrasto fra le tante e appassionate dichiarazioni  di  impegno da parte dell’amministrazione per ciò che attiene il decoro e l’arredo urbano di questa città e la scarsa attenzione  che viene concretamente riservata in questa ed in tante altre situazioni.

Non credo sia ulteriormente rinviabile un cambio di  passo, intensificando il servizio di vigilanza per la verifica di tutti gli adempimenti contrattualmente previsti,  almeno per una volta alzare la voce per farsi sentire, per tutelare l’igiene pubblica ed il decoro urbano di questa città, ricorrendo alle forme di pressione previste dal contratto, che contemplano sanzioni pecuniarie,  ma anche  l’esecuzione di quanto non fatto adeguatamente  a spese della società incaricata del servizio.

A meno che per risolvere il problema non si cerchi di incrementare la frequenza  dell’attuale servizio  di lavaggio, facendo aumentare i costi  e quindi della tassazione a carico dei cittadini,  come se non fosse esagerata quella che pagano attualmente, considerato anche lo scarso livelli della qualità del servizio assicurato. E questo dovrebbe essere il nuovo?                                Vincenzo Albano

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