Presentato il restauro conservativo dell’ Epigrafe del Viaggiatore


Presso il Museo Archeologico Ribezzo, Brindisi, è stato presentato alla città il restauro conservativo- estetico della millenaria Epigrafe del Viaggiatore. L’importante intervento, realizzato dalle restauratrici Annalisa Costanzo e Daniela Pirro, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce, è stato finanziato da: Club Inner Wheel “Cristina Cordella”, Rotary Club di Brindisi “Valesio”, Rotary Club “Brindisi”, Secom Srl, Energie Alternative Srl. La stele marmorea, conservata nella Sala Porto del Museo Archeologico Ribezzo, reca l’invito ai forestieri a trattenersi a Brindisi. Il restauro, “un esemplare intervento di mecenatismo culturale”, è stato frutto di concertazione e sensibilizzazione dell’Arch. Emilia Mannozzi, Direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi. Un’epigrafe che viene dal mare perché fu ritrovata in due tempi, la parte terminale nel 1879 e la parte iniziale nel 1871. Custode della scoperta fu l’Arcidiacono Giovanni Tarantini, il Fondatore del civico museo di Brindisi, che fece, immediatamente, un calco su carta dell’Epigrafe e la inviò a Roma e da lì inizia la fortuna bibliografica di questa epigrafe che dura ancora oggi. È un invito rivolto al viandante a fermarsi a leggere la storia di questa persona. Era un mercante che, con grandi navi a vela, aveva percorso il Mediterraneo, per tre volte aveva fatto naufragio, tre volte si era salvato e, infine, era approdato a Brindisi, porto di pace e di sicurezza sia in senso allegorico che in senso reale. Questa Epigrafe, quindi, è un simbolo di ciò che è stato il nostro porto per i naviganti di ogni tempo. Un restauro importante che viene presentato proprio nella Giornata Mondiale dei Marittimi. Anna Consales

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