“Sarà che per me quando si parla Sanità al centro vi è l’ammalato e i servizi sanitari degni di questo nome che devono essere erogati dal pubblico, cos? come dal privato accreditato. Per questo, chi distingue e pensa di ingaggiare con me una guerra fra sanità pubblica o sanità privata è pregiudizialmente in male fede e rincorre altri interessi, che non sono quelli dell’assistenza medica. Ma, tirato per la giacchetta, preciso anche che la gestione al ‘privato’ San Raffaele del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica è stata prorogata dal centrosinistra e non certo dal centrodestra. Quindi chi oggi si proclama paladino della Sanità pubblica dovrebbe prima spiegare perché in tutti questi anni ha considerato la struttura un centro di eccellenza e ora chiede ispezioni e provvedimenti.
“Per quello che mi riguarda, ho chiesto l’audizione dei vertici regionali della Sanità e dei sindacati, solo perché voglio che vengano garantiti gli stessi livello occupazionali, mentre la smania di protagonismo di qualcuno sta mettendo a serio rischio la occupazione di 180 addetti, senza parlare di tutti i professionisti che prestano servizio a Partita IVA. Non solo, sono preoccupato che le risorse previste nella legge regionale siano sufficienti a garantire i servizi e quindi i ricoveri fino alla fine dell’anno, perché temo che ci sia il rischio reale che i pazienti vengano cacciati fuori dalla struttura. E sono preoccupato perché questa legge, alla fine, potrebbe solo essere uno spot, ma nel frattempo provoca danni e disagi agli ammalati.
“Invito, quindi, i rappresentanti di Azione a fare meno proclami e a impacchettare tutta la documentazione e inviarla alla Corte dei Conti.”