Rispetto al passato, i cittadini di Brindisi dallo scorso 17 giugno hanno un giorno in meno per conferire la frazione umida. E’ stata eliminata la giornata di sabato e quindi le famiglie sono costrette a tenere rifiuti maleodoranti in casa dal venerdì mattina fino alla domenica sera. Basterebbe questo per evidenziare i passi indietro compiuti nel servizio di raccolta di rifiuti da quando ad ottobre scorso è subentrata la ditta Teorema.
La città, infatti, non è mai apparsa così sporca ed il fatto grave è che si avvicina la fase più calda della stagione estiva, con le conseguenze igienico-sanitarie che si possono facilmente immaginare. La ditta si trincera anche dietro un tasso di assenteismo intollerabile, ma i problemi sono ben altri. Mancano mezzi a sufficienza per effettuare il servizio e quelli che ci sono spesso sono praticamente inutilizzabili. Proprio stamattina, nel rione Bozzano, un compattatore è tornato a perdere enormi quantità di percolato per strada. Ovviamente il mezzo non è stato sostituito e quindi adesso nel quartiere si avverte un’aria irrespirabile. Di controlli neanche a parlarne, nonostante proprio quel compattatore viene utilizzato da mesi senza che sia mai stato riparato. A rimetterci sono i cittadini che risiedono in quelle strade ed ancor di più gli operatori ecologici che vi lavorano a bordo, costretti a respirare odori nauseabondi. E che dire, poi, dei rifiuti abbandonati in ogni angolo della città, a conferma di una scarsa informazione che rientra proprio nei compiti della società aggiudicataria dell’appalto. Al momento ci si è limitati a postare una letterina nelle abitazioni, a dar vita ad uno spettacolino in teatro con i bambini e ad avviare – con 8 mesi di ritardo – la consegna dei mastelli. Ma occorre ben altro se si vuole far funzionare il servizio, a partire da un’Amministrazione Comunale più presente e pronta a sanzionare le inadempienze contrattuali.