Piena collaborazione delle forze dell’ordine con i cittadini. Stamattina tolleranza per chi doveva spostarsi

Lo sapevamo tutti da giorni, ma alla fine – anche a causa del numero spropositato di ordinanze prefettizie e sindacali – in tanti hanno fatto confusione ed hanno avuto difficoltà a comprendere cosa realmente si poteva fare e cosa, invece, era assolutamente vietato. Le strade della zona rossa si sono svuotate dalle auto in sosta e non è stato necessario un uso massiccio dei carri attrezzi predisposti dalla macchina organizzativa. Molti negozi hanno chiuso addirittura prima degli orari imposti, in maniera tale da non trovarsi di fronte ad eventuali problemi. Ma il fatto straordinariamente positivo è stato determinato da un minimo di tolleranza che le forze dell’ordine hanno avuto nel far applicare le limitazioni al traffico. Stamattina, infatti, pur giustificando il motivo dello spostamento e quindi di transito nella zona rossa, è stato possibile addirittura avvicinarsi al castello Svevo e giungere a ridosso delle acque del porto interno dove la navigazione è stata sostanzialmente interdetta, ad eccezione della motobarca della Società Trasporti Pubblici che continuerà ininterrottamente a collegare il centro della città con il rione Casale.

Ecco, proprio attraversando le aree della zona rossa ci si rende conto dell’entità del sistema di protezione del Castello con l’impiego di centinaia di uomini di polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Certo, chi si aspettava di poter assistere all’ingresso in città dei sette uomini più potenti del mondo resterà deluso, ma resta il grande ritorno di immagine per la propria città e più in generale per l’intero Salento.

Sulla banchina di sant’Apollinare, forse uno dei pochi nei di tutta questa vicenda del G7. Ci riferiamo alla ex nave da crociera che ieri è stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Brindisi a seguito delle problematiche riscontrate a bordo e che non hanno reso possibile il suo utilizzo come dormitorio per le forze dell’ordine. Affianco, sulla stessa banchina, una seconda nave fatta arrivare in porto in tutta fretta per tamponare le necessità di accoglienza. Ma in tantissimi erano già stati dirottati in alberghi sparsi in tutta la Puglia.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning