La sindaca Angela Carluccio è intervenuta dopo Luperti e dopo tutti i leader delle opposizioni. Ha esordito dicendo che mai si sarebbe aspettata di dover affrontare una mozione di sfiducia (primo sindaco di Brindisi) dopo così pochi mesi di governo. Ha ribadito di essere stata l’artefice di una prima rivoluzione della macchina amministrativa e poi ha chiarito di essersi trovata nelle condizioni di dover affrontare una emergenza rifiuti ereditata dal passato. Ha detto con determinazione di aver espresso parere negativo nel procedimento autorizzativo dell’Aia dell’Enel. La sindaca, inoltre, ha detto di essersi fatto carico dell’approvazione del bilancio 2014 della Multiservizi, di aver stabilizzato 11 lsu per il 2017 e altri 11 nel 2018. Ha ridotto del 5-10% i ticket degli impianti sportivi, ha mosso i primi passi per la realizzazione della circonvallazione a Tuturano, La sua amministrazione, poi, ha presentato undici proposte per Interreg 2014-2020. Ha chiuso il suo intervento dicendo che sarà soddisfatta solo quando questa Amministrazione avrà risolto le emergenze più importanti.
Ecco l’intervento completo della sindaca:
Dopo aver avuto l’onore di essere stata la prima donna sindaco di questa città, quest’oggi mi trovo anche ad avere l’onere di affrontare la prima mozione di sfiducia mai presentata in aula contro un sindaco del Comune di Brindisi.
Se devo dire che potessi aspettarmi, il giorno dell’elezione, di dovermi da subito difendere dal tentativo di mandarmi a casa, senza avere neanche il tempo di avviare la ricostruzione di una città ridotta ai minimi termini, mentirei.
Ma se mi si chiede da quando ho avuto sentore che per l’opposizione la campagna elettorale non fosse mai finita, devo confessare che ciò non è avvenuto più tardi di due giorni dopo il mio insediamento.
Tanti ne sono passati, infatti, dalla prima richiesta di dimissioni.
Che l’opposizione non abbia mai considerato conclusa la campagna elettorale è un dato di fatto oggettivo, visto che penso di essere stata l’unico sindaco in Italia, ma probabilmente del mondo, al quale il competitor non ha riconosciuto la vittoria.
Io sono ancora qui, otto mesi dopo, ad attendere la telefonata di chi, in ossequio ai princìpi della democrazia, doveva riconoscere che gli elettori mi avevano scelto come sindaco di Brindisi.
E la considero una vergogna e un’offesa, non solo nei miei confronti, ma in quelli della città e dell’istituzione che rappresento.
Mi trovo qui oggi a difendermi, non so bene da quale accusa, al cospetto di un’opposizione che ha vissuto questi mesi non con l’obiettivo di svolgere il suo ruolo fondamentale, di vigilare sull’operato di chi amministra, ma semplicemente di riprendersi in tutti i modi ciò che gli elettori le avevano tolto.
E di farlo nel più breve tempo possibile.
Mi trovo qui, oggi, non per sfidare le opposizioni, ma per cercare di capire quali siano concretamente le motivazioni per le quali vorrebbero mettere fine a questa amministrazione.
E lo faccio con la serenità e la consapevolezza di chi può guardare negli occhi chiunque, forte della mia integrità morale, della lealtà e dell’onestà con cui fino ad oggi ho guidato la mia squadra e soprattutto con la certezza di aver avviato un processo di cambiamento che mai, e sottolineo mai, era stato intrapreso con tale concretezza a Brindisi da un sindaco appena insediato.
Per questo motivo, mi viene da sorridere quando chi mi attacca si arrampica sulla presunta inefficienza della mia amministrazione.
Una menzogna che può essere facilmente smascherata se si prendono in considerazione tutti i cambiamenti storici che sono stati compiuti sulla macchina amministrativa da quando mi sono insediata.
Una macchina amministrativa vecchia e i cui meccanismi erano così incrostati che era necessario partire da lì prima di metere in moto qualsiasi tipo di progetto.
Per questo motivo, il mio primo atto rilevante, compiuto già nel mese di giugno, è stato quello della rotazione dei dirigenti comunali. Provvedimento assunto in quanto mia prerogativa, coerente con la normativa anticorruzione e che mi ha subito fornito, indirettamente, una prova di quanto sarebbe stato difficile affrontare i cambiamenti.
Quella decisione infatti ha portato all’immediata uscita dalla mia maggioranza di ben tre consiglieri comunali che non avevano gradito quel cambio di dirigenti.
Per dare seguito a quel provvedimento, è di questi giorni la decisione di ruotare 16 funzionari che sono stati redistribuiti negli uffici con l’obiettivo di assegnare ruoli più vicini alle singole competenze, non esitando a cambiare situazioni sedimentate da diversi lustri.
Ulteriore provvedimento assunto, anch’esso di grande importanza, è stato quello di sostituire il Segretario Generale del Comune, proprio per confermare l’importanza di operare un rinnovamento della struttura amministrativa dell’Ente.
Il lavoro è tuttora in corso in quanto per raccogliere i benefici di questi provvedimenti occorre modificare anche la Pianta Organica, ferma sostanzialmente a quanto previsto nel provvedimento del 2006, che ridisegnerà l’organigramma dell’amministrazione rendendolo confacente al mutato contesto economico e sociale della città.
Non voglio indugiare troppo su quanto è stato fatto in questi pochi mesi, tra un’emergenza e l’altra da tamponare e con il bubbone della raccolta dei rifiuti che resta il problema principale di questa città, che ho ereditato dalla precedente amministrazione, e che sto tentando di risolvere con tutti gli strumenti che mi sono consentiti.
Non voglio indugiare troppo, dicevo, e così mi limiterò ad elencare le iniziative e i provvedimenti più importanti che sono stati assunti in questi mesi, per far sì che i cittadini (inondati quotidianamente dai rancorosi comunicati delle varie opposizioni) abbiano un quadro preciso e non strumentalmente distorto.
Partirei sicuramente dalla difesa, in sede di Conferenza dei Servizi, della tutela della salute dell’intera popolazione. Per la prima volta nella storia il Comune di Brindisi ha espresso parere negativo al rilascio dell’AIA per la centrale Enel Federico II.
Ciò è servito al riconoscimento, finalmente, dell’esistenza di una “questione impatto sanitario” relativa alle conseguenze sulla salute delle emissioni industriali. Inoltre ho incassato il risultato tangibile di una significativa riduzione delle emissioni di polveri da parte della Centrale. E’ una fase nuova di rapporto con le aziende insediate sul nostro territorio che non intendo limitare solo all’Enel ma, a seguito di una ricognizione su tutte le AIA rilasciate, intendo perseguire con tutti.
Sempre in ambito ambientale stiamo gestendo gli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda nel sito di interesse nazionale di Brindisi, per circa 50 miloni di euro.
Sulle società partecipate, annoso e dolente problema, ho assunto un atteggiamento pragmatico in quanto ho riscontrato, purtroppo spesso anche in quest’aula, comportamenti molto ambigui, proprio da parte dell’opposizione. Comportamenti spesso volti alla sola strumentale ricerca del consenso, sfociati poi in votazioni contrarie in momenti importanti. Mi sono assunta la responsabilità di approvare il bilancio della BMS 2014 e di fare tutto quanto la normativa prevede a che la relativa perdita possa essere ripianata da parte del Consiglio Comunale. E’ questo il mio modo di dimostrare la tutela dei posti di lavoro: non ne conosco altri.
Ho dato inizio a un concreto percorso di stabilizzazione per gli LSU del Comune di Brindisi (tra i pochissimi se non l’unico dei Comuni della Puglia ad aver provveduto in tal senso); 11 unità nel 2017 e altre 11 nel 2018. L’auspicio è ovviamente quello di poterli stabilizzare tutti ma un amministratore, non disponendo di risorse illimitate, soprattutto tenendo conto delle casse di questo Comune, deve ottemperare tutte le esigenze. Non mi va di illudere, non amo il populismo, ma i risultati concreti.
Ho sostenuto una battaglia, purtroppo quasi solitaria, per avere un’unica Autorità di Sistema Portuale per la Puglia. Ho cercato anche di far inserire il Porto di Brindisi all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale di Taranto ricevendo critiche che, come al solito, non sono state supportate da proposte argomentate.
Ma ora più di qualcuno si domanda se quella non sarebbe stata la strada migliore per Brindisi.
All’inizio parlavo di rifiuti. Ho preteso sin dal primo giorno costante attenzione e puntuale intervento, a favore dei lavoratori di Ecologica, in merito al pagamento delle spettanze. Non solo abbiamo una città sporca, ma una ditta che da quando mi sono insediata non ha quasi mai provveduto a pagare i dipendenti. E dunque il problema è duplice: della tutela delle famiglie dei lavoratori e del tentativo di tenere il più pulita possibile la città.
Per questo motivo ho voluto l’indizione del bando per l’assegnazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani che si poggia su un capitolato d’oneri che consentirà sicuri miglioramenti della qualità del servizio ed un aumento delle percentuali di raccolta differenziata. Ed è un problema che speriamo di chiudere in questi giorni.
Ma una città è anche sport. E ritengo significativa la riduzione, rispetto all’aumento operato dal Commissario Prefettizio, del contributo a carico delle società sportive per l’utilizzo delle infrastrutture comunali. Non ci fermiamo qui. Abbiamo prodotto una riduzione dal 10 al 5% della quota di contribuzione, da parte delle società sportive, dei loro introiti pubblicitari.
Infine, ed è storia di questi giorni, ho voluto e ottenuto il ripristino, in tempi record, a seguito dei vili atti vandalici, della piena funzionalità del palazzetto dello sport di via Ruta.
Altro obiettivo da tutelare è quello della cultura. Mi sono trovata dinanzi a un altro problema serio ereditato: la gestione delle crisi economico finanziaria della “Fondazione Nuovo Teatro Verdi” con interventi ineludibili effettuati sulla struttura dei costi attesa la fuoriuscita della Provincia, le decisioni prese in termini di contribuzione da parte del Commissario Castelli e la difficoltà di autofinanziamento derivante dall’esiguità dei proventi degli spettacoli. Ciò non ha comunque impedito di programmare un adeguato cartellone teatrale per la stagione in corso e dare impulso, in ottica di rilancio, a varie iniziative a costo zero che hanno coinvolto soprattutto i giovani e le associazioni.
Abbiamo instaurato un confronto lungo e serrato con le Università di Lecce e Bari, con l’obiettivo del mantenimento dell’offerta formativa in città messo a serio rischio dopo la drastica riduzione del contributo erogato dal Comune. deciso dal Commissario Castelli. Abbiamo, per la prima volta, verificato puntualmente, voce per voce, i costi effettivi delle convenzioni, cosa che mi permette di poter annunciare oggi, con sufficiente grado di confidenza, la sopravvivenza dell’Università a Brindisi.
Sin dal primo giorno abbiamo prestato attenzione alle periferie, dimenticate da decenni. Tra tutte le iniziative spicca l’approvazione del progetto, a completamento di una serie di interventi di riqualificazione della frazione, per la realizzazione di una circonvallazione a est di Tuturano; l’ intervento per circa 10 milioni di euro che libererà il centro della frazione dal traffico veicolare pesante.
Stiamo per affrontare il problema del traffico e dei parcheggi in maniera sostanziale. Nel frattempo abbiamo avviato una sperimentazione del sistema integrato parcheggio di scambio di Via Spalato – navetta gratuita da e per il centro città – che offre la possibilità di decongestionare il centro cittadino e che si pone come propedeutico al nuovo piano della sosta in fase di ultimazione.
Abbiano ottenuto la definizione, dopo ben 18 anni (che hanno visto avvicendarsi 3 sindaci e 2 commissari prefettizi), dei termini di accordo per la gestione delle aree Ex-Pol del seno di Levante dove ho preteso di ristabilire la priorità, venuta meno nella versione denominata addendum, delle attività di bonifica della stessa. A seguito di tale bonifica si concorderanno gli usi urbano-portuali; il Comune quindi non ha rinunciato a nulla ma, al contrario, ha individuato un percorso garantito da risorse economiche affinché l’area venga resa fruibile per gli usi portuali nelle aree prospicenti il mare (chiusura del circuito doganale) e per gli usi urbani per quelle retrostanti.
Abbiamo avviato le procedure di bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, secondo la Legge Regionale n. 10/2014, per fornire una prima risposta concreta all’emergenza abitativa. E nel frattempo, proprio questa mattina, viene aperto il cantiere per la realizzazione di 52 appartamenti al rione Paradiso che consentiranno l’abbattimento delle baracche di parco Bove.
Vi elenco ancora il riavvio dell’iter, per il “Piano Costiero Comunale”; il bando per l’assegnazione dei posteggi nei mercati cittadini; la partecipazione, articolata con 11 proposte, a valere sul Programma di Cooperazione Transfrontaliera “Interreg Grecia-Italia 2014/2020”; l’individuazione, in ottica di una riqualificazione, di possibili partner finanziari per la rivitalizzazione della struttura del Collegio Tommaseo pensata come opportunità di rilancio, in ambito turistico, dell’intera città.
E ancora, cambiamenti significativi delle modalità di svolgimento dei festeggiamenti per il Santo Patrono. Interessamento dei quartieri periferici in termini di illuminazione, addobbi ed iniziative quali il progetto “La Befana nei quartieri”; l’ottenimento di un finanziamento da € 150.000 per interventi di riqualificazione ambientale presso il Parco regionale “Saline di Punta della Contessa”; iniziative per il monitoraggio, controllo ed adozione per la popolazione canina;l’stituzione dello Sportello Unico per l’Edilizia Telematico (SUET) per l’informatizzazione e snellimento delle pratiche a favore dell’utenza;
la Determinazione dei parametri da applicare per il calcolo del contributo di costruzione nella definizione delle pratiche di condono edilizio;
la richiesta di acquisizione, a titolo gratuito, di numerosi beni demaniali; lo studio sui punti critici della città in termini di sicurezza stradale con previsione di progettazione di interventi di mitigazione/eliminazione dei pericoli; interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in prossimità dei plessi scolastici.
Tutto ciò è stato realizzato in una manciata di mesi, tra una fibrillazione politica e l’altra, tra vicesindaci che vanno e che vengono, tra quotidiani tentativi di delegittimazione del mio operato. Sono consapevole che non si tratta di un percorso semplice e mi rendo conto che non sempre le scelte operate siano state le migliori.
Ma tutto ciò che è stato fatto sino ad oggi ha il marchio della trasparenza e dell’onestà.
Noi non abbiamo magistrati cui rispondere ma solo cittadini da servire. E
a chi mi chiede cosa mi piacerebbe davvero ottenere in questi cinque anni di mandato rispondo che mi sarebbe sufficiente non dover più dare udienza ai brindisini il mercoledì pomeriggio, quando mi trovo davanti famiglie senza casa e senza lavoro.
Ecco, quando avrò il mercoledì pomeriggio libero potrò pensare che il mio compito qui sarà finito.